Dio lo vuole.

Attraverso l’orazione tenuta a Clermont, papa Urbano II inaugurò la mobilitazione di pellegrini armati destinati a essere inviati in Terrasanta per affrontare gli infedeli. In questo modo, ebbe inizio la campagna militare che sarebbe stata ricordata come la “Prima Crociata”.

Quello che si stava svolgendo a Clermont, in Alvernia, appariva come uno dei consueti concili locali, convocati periodicamente per risolvere questioni teologiche e pratiche all’interno della Chiesa. Iniziato il 18 novembre 1095, l’assemblea aveva già affrontato diversi punti all’ordine del giorno. Tra questi, spiccavano la scomunica di Filippo I di Francia per bigamia, le disposizioni sull’astinenza dalle carni durante la Quaresima, il divieto di imprigionare i vescovi e la proibizione per le donne di condividere la residenza con i chierici.

Inoltre, la riunione aveva affrontato e regolamentato il delicato problema delle “tregue di Dio”, periodi in cui era assolutamente vietato combattere pena la scomunica.

Quest’ultimo argomento occupava notevolmente la mente del pontefice, poiché le continue e sanguinose risse scatenate dall’alto numero di cavalieri erranti che si combattevano tra di loro, nonostante i divieti, rappresentavano una preoccupazione costante. La convivenza di tali conflitti minava la pace e la stabilità, spingendo il pontefice a riflettere attentamente su come affrontare questa sfida e promuovere una maggiore armonia tra i seguaci della fede.