"Il Codice da Vinci, domande ...risposte"
Ogni opera compiuta nel nome di Dio è ben compiuta.
E se l’ispirazione a bene operare venga chiesta piuttosto, alla Santa Madre di Dio?
Così è avvenuto venerdì 26 maggio: l’incontro si è aperto con l’Ave Maria cantata da tutti i presenti. Dopo l’iniziale doverosa introduzione di don Tullio su fondamenti della fede e le confutazioni del caso, con una buona digressione sui Vangeli apocrifi e lo Gnosticismo, la parola è stata data con garbata alternanza ai Fratelli Bruno e Simona, che, ciascuno per la sua parte hanno avuto il modo di illustrare l’intera scaletta fissata in anticipo con chiarezza e precisione. È parso infatti opportuno condurre l’intera serata con una modalità che fosse nel contempo semplice ma rigorosa sia sul piano dei contenuti sia su quello dell’argomentazione, permettendo a chi non avesse letto il romanzo di farsene un’idea sufficientemente delineata e, a chi lo avesse letto, di approfondirne gli aspetti salienti e controversi. Lungi dal demonizzare alcunchè, dal momento che è chiaro a tutti che “non è il cibo che contamina il cuore dell’uomo”è apparso chiara fin dall’inizio la trasparenza dell’intento di tutti i presenti: testimoniare, ciascuno per il suo ambito di sensibilità e di competenza, quale occasione pastorale, di fede, di conoscenza, di determinazione potesse essere colta, da una simile circostanza.
Com’è ovvio, alcune delle questioni affrontate – quali ad esempio ciò che si dice sul Priorato di Sion, se non addirittura sui Templari, nel romanzo – sono state ridotte lucidamente al loro proprio orizzonte ermeneutico, di modo che apparisse del tutto incontrovertibile il valore della fede e della testimonianza dietro il velame delle suggestioni tanto più fuorvianti, quanto più facili e consolatorie.
L’intervento del LgtGM è stato orientato a fare ancora una volta chiarezza – se ce ne fosse bisogno – sul preminente ruolo dell’Ordine ieri come oggi: difesa della fede, tutela dei pellegrini, identità cristiana.
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Venerdì 26 maggio alle ore 21,00 presso la Parrocchia di San Zenone in Monteolimpino (CO) Don Tullio Salvetti ha ospitato O.S.M.T.J. e Opus Dei per una serata a tema:
- introduzione sul fondamento della fede
- canonici vs. apocrifi
- lo gnosticismo
- intervista a bruno & simona
- biografia di dan brown
- la storia raccontata dal romanzo
- il graal
- i templari
- l'abbeè sauniere
- opus dei
- pregiudizio anticattolico
Hanno partecipato, oltre a Don Tullio Salvetti, i Chevaliers de l'Ordre:
LtGM fr. Alberto Zampolli, il Comm. Bruno Cavalleri e la Sr. Chev. Simona Convenga e gli appartenenti all'Opus Dei Marazzi Giuseppina e Maurizio Fucilli.
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Gremita la Sala dell'Oratorio della Parrocchia di San Zenone. Gli intervenuti hanno potuto proporre domande che hanno ottenuto tutte una soddisfacente risposta.
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Molto graditi gli interventi dei Coniugi Marazzi e Fucilli, Opus Dei,
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Due Immagini Copte di un periodo antecedente a Leonardo da Vinci, come promesso al Pubblico di Monte Olimpino, le inseriamo per opportuna documentazione.
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