Viaggio in Terrasanta
dal 2 al 6 giugno 2010
ed
Inaugurazione della Precettoria di Gerusalemme
Inaugurata la
Precettoria d'Outre-mer a Gerusalemme
Alcuni
Fratelli del Centro Italia e del Nord, insieme al Maestro dell'Ordine,
SE GCCC Fr. Alberto Zampolli, hanno inaugurato ed installato la Precettoria di Gerusalemme.
Il
novello Precettore ha fatto da anfitrione e
da guida per i Fratelli intervenuti che hanno potuto così visitare i
Luoghi Santi e partecipare, con i Mantelli e le Insegne, alla Santa
Messa, celebrata da Don Johnny, dentro ed a contatto con il vero Santo
Sepolcro.
Un'esperienza davvero unica e che valeva davvero la pena di essere
vissuta insieme alla Via Crucis con i Francescani, Custodi del Santo
Sepolcro.
Resoconto di un’esperienze storica
Quanto mi accingo indegnamente a raccontare, è un breve riassunto della
straordinaria esperienza che ho avuto il privilegio di condividere con i
Fratelli che, guidati da S.E. il Gran Maestro G.C. Fr. Alberto Zampolli,
hanno nuovamente indossato i bianchi mantelli sui luoghi sacri della
nostra storia.
Nonostante alcune defezioni forzate dell’ultimo momento, la spedizione
si è da subito mostrata di grande spessore e molto compatta: oltre S.E.,
hanno preso parte il sottoscritto (Fr. Marco Segatori, neo Precettore di
Gerusalemme), i Fr.lli Luca Vescovi (Commendatore della Mediolanum),
Gianluca Colaiacomo (Commendatore di Roma), Riccardo Vincioni (e
Signora), Giuseppe Salvatori, Giulio Saponaro, Sandro Margaroli (e Signora), nonché la Sr.
Antonella Turco (tutti della Commenda Roma).
Ad accoglierci all’aeroporto mercoledì 2 giugno, la nostra guida. Subito due spettacolari
panorami della città vecchia dall’alto del Monte degli Ulivi, neanche il
tempo di lasciare i bagagli nel convento Mater Misericordiae (gestito
dalle Silenziose Operaie della Croce) e via a visitare il Santo
Sepolcro, luogo dall’irresistibile, magnetico richiamo: non è facile
descrivere l’emozione che si prova a tornarvici anche dopo pochi mesi, è
come rinascere, è come tornare indietro nei secoli, al tempo della
Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, passando per gli anni degli
antichi Fratelli che chissà quante volte hanno vegliato e custodito quei
luoghi. Le espressioni sui volti dei Cavalieri mal celavano sensazioni
che andavano chiaramente al di là della stanchezza per il viaggio:
eravamo tornati a casa!
L’indomani,
di buon'ora, sfruttando il momento di calma apparente dopo giorni di
tensione (seguiti all’assalto alle navi che hanno tentato di forzare il
blocco di fronte a Gaza), abbiamo potuto accedere alla Spianata delle
Moschee, dove tutto ebbe inizio: sotto la Moschea di Al Aqsa, infatti,
si trovano le Scuderie di Re Salomone, prima ala dell’omonimo antico
palazzo concessa in uso dal Re Baldovino ad Ugo de’ Pagani ed agli altri
primi Fratelli; purtroppo anche questa volta, a causa del problemi dei
giorni precedenti (con la zona interdetta al pubblico), non è stato
possibile entrarci (cosa del resto eccezionale e previo particolare
permesso), ma l’impegno solenne del sottoscritto è di riuscirci al più
presto.
Prima di pranzo abbiamo visto la Chiesa crociata di S. Anna, con le
attigue piscine probatiche e percorso alcune delle stazioni della Via
Dolorosa (Via Crucis), mentre nel pomeriggio abbiamo visitato la
cittadella fortificata (o Torre di David), ripercorrendo la storia della
città (era crociata compresa), per poi recarci al Cenacolo sul Monte
Sion ed a rendere omaggio alla Basilica della Dormizione di Maria.
La sera cena in un caratteristico ristorante armeno e sensazioni forti
al Muro del Pianto: essere al cospetto e soprattutto toccare pietre
millenarie (il livello più basso, infatti, è quello originario del
secondo Tempio di Salomone), ha provocato in tutti noi vibranti
emozioni, accentuate dalle preghiere dei fedeli di religione ebraica con
i loro particolari paramenti.
Venerdì, dopo la visita all’Orto del Getsemani, con la Chiesa
dell’Agonia (o delle Nazioni), la suggestione della tomba di Maria,
all’interno della quale abbiamo assistito ad un evento cui non eravamo
abituati: due celebrazioni contemporanee, rispettivamente di rito copto
ed armeno, su due distinti altari l’uno di fronte all’altro, con gli
officianti che facevano a gara per sovrastarsi a vicenda nel gridare e
cantare le formule rituali! A seguire abbiamo visitato la Chiesa del
Gallicanto (dove Pietro rinnegò Gesù e dove si ritiene fosse la prigione
in corrispondenza della casa di Caifa) e l’Israel Museum, nella parte
moderna della città, con il bellissimo ed enorme plastico (scala 1:50)
della Gerusalemme del I secolo d.C., ma soprattutto il Santuario del
Libro, ove sono conservati i rotoli di Qumran. Pranzo in loco e poi uno
dei momenti più significativi del nostro viaggio: la Via Crucis guidata
dai Francescani all’interno della città vecchia, nei posti che hanno
visto il drammatico cammino di Cristo verso il Golgota. Camminare in
quegli stessi luoghi che da quando siamo bambini sentiamo citare nelle
sacre scritture, dà sicuramente maggior consapevolezza del significato
del sacrificio supremo di nostro Signore. Per l’occasione, impeccabile
il servizio di scorta a S.E. il Gran Maestro, coordinato dal Fr. Comm.
Luca Vescovi, assistito da tutti i Fratelli, con in evidenza la
professionalità dei Fr.lli Chev. Giuseppe Salvatori e Giulio Saponaro
(non per niente nella vita profana Carabinieri).
Sabato l’esperienza più bella e toccante: la S. Messa al Santo Sepolcro,
o meglio dentro ed al cospetto del Sepolcro stesso, la pietra che è
venerata per aver accolto per tre giorni le spoglie di Gesù. Immaginate
Gerusalemme alle 6.00 del mattino, deserta sia per l’ora, sia per il
giorno festivo; un gruppo di Cavalieri, manipolo di Fratelli, indossa in
un emozionato silenzio i bianchi mantelli, dispiegando i Beauceant sul
sagrato della Basilica: una situazione d’altri tempi. Poi in corteo
verso l’edicola e fin dentro per la celebrazione riservata. Alla
chiusura della piccola porta d’ingresso tutto il mondo sembra rimanere
fuori, le proprie ansie e preoccupazioni quotidiane svaniscono; ci sono
solo i Fratelli al cospetto del luogo certamente più sacro di tutta la
Cristianità, anticamente custodito dal nostro Ordine; il bianco ed il
rosso delle croci sfavillano più che mai alla luce dei ceri; gli sguardi
sono concentrati e fieri; c’è la consapevolezza che stiamo vivendo un
momento unico ed irripetibile. Al termine del rito ognuno ha potuto
inginocchiarsi e toccare il Santo Sepolcro, ma non è finita; l’occasione
è troppo preziosa, ci sentiamo a casa e legittimati a presidiare ancora
qualche istante quei luoghi; ci muoviamo nuovamente in corteo nella
parte più antica della Basilica e giù lungo le scale fino alla cappella
di S. Elena (dove fu ritrovata la Vera Croce): lì, dopo aver fatto
risuonare il “Non nobis” più bello dell’era moderna, solo allora,
sciogliamo la formazione e ci rechiamo all’uscita, inebriati da quanto
vissuto.
Dopo quello che ho appena descritto (e mi scuso per non aver reso
appieno le emozioni provate, ma lo ritengo impossibile), forse ci
saremmo dovuti appartare ciascuno in ritiro a meditare
sull’eccezionalità dell’evento, ma la giornata era ancora lunga e valeva
la pena approfittarne per nuove visite. La scelta ricade su Qumran, dove
furono scoperti i famosi rotoli, frutto del certosino lavoro degli
Esseni, antica comunità ancora da scoprire. Di grande effetto
l’ambientazione del sito sulle rive del Mar Morto, circa 400 metri sotto
il livello del mare.
Nel primo pomeriggio, infine, ci siamo recati a Betlemme, nel territorio
controllato dall’Autorità Palestinese, tanto che per accedervi si passa
un vero varco di frontiera: il Campo dei Pastori, la Basilica della
Natività e la Grotta del Latte sono tutti posti di grande suggestione,
che completano sicuramente il panorama di una visita di pochi giorni in
Terrasanta.
Rientrati in convento, nel tardo pomeriggio, in una splendida sala con
un enorme tavolo circolare (niente di meglio per l’occasione), si è poi
tenuto il solenne Capitolo per l’inaugurazione della Precettoria di
Gerusalemme: grande l’emozione di tutti per un momento che negli intenti
segnerà un punto di svolta nella vita dell’Ordine.
Durante la cerimonia, da segnalare oltre al contributo di ogni Fratello
nella condivisione delle sensazioni provate, la lettura del messaggio
del Cancelliere Internazionale Sr. Comm. G.C. Floriana Torelli.
Preparate le valigie e consumato l’ultimo pasto serale insieme,
ringraziate le Sorelle per la splendida ospitalità per la
assoluta professionalità e disponibilità, abbiamo salutato S.E. ed il
Fr. Luca Vescovi, i primi a partire, avendo il volo di rientro al
mattino presto, ma ci sarebbe stata ancora una piccola sorpresa…
Sareste dovuti essere presenti solo per vedere l’espressione del nostro
amato Gran Maestro alle 3.00 del mattino, quando, apertesi le porte
dell’ascensore, si è trovato di fronte i Cavalieri di Roma schierati in
divisa ed ha sentito risuonare le seguenti parole pronunciate dal
sottoscritto:”Fratelli all’ordine! Saluto a S.E. il Gran Maestro che
lascia la Precettoria di Gerusalemme!”. Era buio, ma non credo di
sbagliare nel dire di aver scorto un lieve luccichio da lacrima…
ulteriore segno della nobiltà d’animo del nostro Gran Maestro.
Non mi dilungo qui a raccontare degli splendidi momenti di goliardia
vissuti ogni giorno e dell’armonia che ci ha sempre accompagnato in
questa splendida avventura: ringrazio tutti di cuore per quello che ci
siamo donati e per avermi sopportato; un particolare pensiero a S.E. il
Gran Maestro che, anche se con sacrificio, non ha voluto far mancare la
sua preziosa presenza.
Nonostante il pensiero di riabbracciare i propri cari rinfranchi lo
spirito, ogni volta che lascio la Terrasanta provo una strana sensazione
di nostalgia (come ha detto giustamente il Fr. Riccardo Vincioni,
ricorda un po’ la pubblicità di Costa Crociere!), mitigata solo dal
pensiero di organizzare quanto prima un nuovo viaggio.
L’invito che rivolgo ai Fratelli è di venire a Gerusalemme appena
possibile, dato che non mancheranno le occasioni (almeno due o tre volte
l’anno); sarà prezioso l’aiuto di ciascuno (Vi assicuro, ben ripagato da
ciò che proverete), perché ora che siamo tornati a casa dobbiamo
legittimare la nostra presenza ed incrementarla con le più nobili
iniziative!
Non nobis Domine…
Il Precettore di
Gerusalemme
ECCO ALCUNE
IMMAGINI IN ATTESA DELLE PIù SIGNIFICATIVE CHE VERRANNO INSERITE A
BREVE.
LA PIETRA
DELLA SANTA DEPOSIZIONE
CROCI
TEMPLARI OVUNQUE
LA
DORMIZIONE DI MARIA
LA CUPOLA
DELLA ROCCIA
IL
PRECETTORE DI GERUSALEMME FR. COMM. MARCO SEGATORI
I FRATELLI
ALLA SANTA PIETRA DELLA DEPOSIZIONE DI GESU'
... E
SUL SAGRATO DEL SANTO SEPOLCRO
IL NON
NOBIS IN SANT'ANNA
SULLA
SPIANATA DEL TEMPIO DI SALOMONE
... E
ALL'INGRESSO DEL TEMPIO DI SALOMONE
LA
NATIVITA'
L'ALTARE
DEL GOLGOTA
IL
GOLGOTA
QUMRAN
INAUGURAZIONE DELLA PRECETTORIA DI GERUSALEMME.
LA
PROMESSA ALL'ORDINE
Febbraio 2010
Eccellenza,
carissime Sorelle e carissimi Fratelli, ci siamo!
Mercoledì torniamo a Casa! L’emozione che mi pervade, anche per
l’importanza dell’insediamento della Precettoria di Gerusalemme, cresce
di giorno in giorno: chi già è stato in Terra Santa può capirmi
benissimo, gli altri lo capiranno presto…
In questo breve messaggio voglio darVi le ultime notizie sul programma e
su altri dettagli della nostra spedizione.
All’arrivo in aeroporto troveremo ad attenderci la nostra guida-autista, che alloggerà (a spese nostre) nel Convento sul Monte degli Ulivi.
Come sapete, le visite si concentreranno a Gerusalemme (Spianata delle
Moschee, Muro del Pianto, Monte Sion, Cenacolo, Chiesa del galicanto,
Orto degli Ulivi, Getsemani, Dormizione di Maria, Chiesa di S. Anna,
Israel Museum con il Santuario del Libro, Torre di David e naturalmente
Santo Sepolcro a volontà!).
L’ordine in cui vedremo i vari siti dipenderà da alcune variabili e
soprattutto dal regolare svolgimento degli appuntamenti (a Dio piacendo)
già fissati, ovverosia: giovedì mattina visita eccezionale (nel senso
che non è generalmente consentito ai non musulmani) alla Moschea Al-Aqsa
ed alle Scuderie di Re Salomone,
venerdì pomeriggio (ore 15.00) Via Crucis con i Francescani, sabato
mattina (ore 06.30) Messa al S. Sepolcro in divisa, sabato pomeriggio
visita a Betlemme, sabato sera (prima di cena) Capitolo (naturalmente in
divisa) per l’insediamento della Precettoria.
Raccomando inoltre ai Fratelli la divisa in ordine (mantello, guanti e
insegne, no clamide per via delle temperature estive), una camicia
bianca e dei pantaloni consoni per la Messa; per il resto consiglio
tenuta alla Indiana Jones. Le Signore è opportuno che abbiano un foulard
o velo per coprire il capo in caso di visita della Moschea di Al-Aqsa.
Sono convinto che, con spirito cavalleresco e d’adattamento, sarà
un’esperienza indimenticabile che contribuirà a stringerci ancor di più
in un vincolo fraterno.
Vi abbraccio tutti.
+ Fr. Comm. Marco Segatori
Viaggio in Terrasanta 02 -
06 giugno 2010.
-
CONTROLLARE IL PASSAPORTO CHE ABBIA UNA SCADENZA MINIMA ALL’1° GENNAIO
2011
-
LA GUIDA SARA’ ISRAELIANA, MOLTO
QUOTATA E SICURA, ED
E’ A CONOSCENZA DI USI E COSTUMI ITALIANI E
CRISTIANI.
- IL
CAPO GRUPPO CHE RISPONDERA’ PERSONALMENTE ALLE AUTORITA’ ISRAELIANE
SARA’ SALVATORE SCALIA
VETERANO DEI LUOGHI.
-
PRENOTAZIONI SCALIA SALVATORE
NOTE
Tenete a portata il presente programma, in modo da rispondere
esaurientemente alle domande delle autorità israeliane (soprattutto
all’aeroporto) riguardo la nostra permanenza, in caso mostratelo.
Comunque vada fate sempre riferimento al capo gruppo.
Sistemazioni presso il convento “ Mater
Misericordiae”, sul Monte degli
Ulivi. Il pranzo ( che verrà pagato di volta in volta) verrà consumato
con scelta del posto , a seconda del
programma di visita giornaliero.
Gli spostamenti avverranno con pulmino da 15 posti condotto dalla stessa
persona che fungerà da guida, che avete
conosciuto, nel suo compenso: guida,autista, affitto pulmino è da
corrispondere anche vitto e alloggio.
L’escursione a Betlemme si effettuerà con guida che parla italiano e
mezzo palestinese,fare attenzione a non far
avvicinare vu cumprà del luogo, c’è rischio
di furti
Verrà stipulata la polizza assicurativa di
viaggio, facoltativa, con Europe
Assistance Italia s.p.a.
Per chi lo desideri, metta in valigia del
caffè macinato, salame o mortadella ( le Suore a Gerusalemme non
trovano queste cose e le gradiscono).
Il
programma è naturalmente puramente indicativo e potrà subire modifiche
sia per situazioni contingenti, che a seguito
di proposte dei partecipanti.
Controllate la validità dei Vostri passaporti che dovranno avere una
scadenza di almeno sei mesi dopo la data di partenza ( ossia almeno con
scadenza gennaio 2011 e portate con voi una fotocopia del passaporto e
della carta di identità) E’ inutile che vi raccomandi che il passaporto
va portato sempre con sè. pesate i Vostri
bagagli (valigia da stiva max
20 kg, bagaglio a mano max
8 kg.)
Resto a disposizione per ogni chiarimento e/o suggerimento
Se
non conoscete bene la lingua inglese non cercate di fare discorsi
strani. Parlate italiano sicuramente qualcuno
vi capirà e comunque fate sempre riferimento al capo gruppo
Alcune note utili:
Nel territorio israeliano la circolazione non è sottoposta a particolari
limitazioni.
Nel territorio palestinese tipo Gerico e
Betlemme, sono sotto il controllo dell’autorità nazionale palestinese.
Tali aree sono interdette ai cittadini israeliani. L’accesso è regolato
da check-point, nei quali bisogna esibire il passaporto, si possono
subire limitazioni per motivi di sicurezza.
Territorio a controllo misto (tipo la borgata di
Anata, alle porte di Gerusalemme) si può accedere liberamente, ma
ci si può imbattere in posti di blocco e limitazioni della circolazione.
Sono da evitare coltelli, lame e forbicine sono da evitare, perché in
caso di passaggio al metal detector, si può essere costretti ad
abbandonarli, oppure si può essere sottoposti a domande e controlli che
fanno perdere tempo a tutto il gruppo.
Segni religiosi troppo evidenti sono da evitare ,
soprattutto in certe circostanze( visite a luoghi santi ebraici o
musulmani e transito in quartieri o villaggi abitati da integralisti).
E’ del tutto proibito portarli, insieme alla Bibbia e altri libri
religiosi, sulla spianata delle moschee, a Gerusalemme.
Nell’usare il telefono cellulare va tenuto presente che il costo del
roaming, sia in entrata che in uscita, è piuttosto elevato: chi usa
sim card prepagate deve provvedersi in Italia
di adeguato credito. Prima di partire contattare le vostre compagnie
telefoniche e chiedere se vi sono promozioni in atto per chi va
all’estero in Israele.
Nelle visite ai luoghi santi ebraici, muro occidentale, sinagoghe, tomba
di Davide….vige una rigida separazione tra uomini e donne, per cui
ciascuno deve visitare l’area riservata al proprio sesso. Gli uomini
devono coprirsi il capo: vengono offerti Kippah
agli uomini (in versione cartoncino), a volte vengono offerti veli alle
donne. Comunque gli uomini possono indossare un semplice cappello per
soddisfare il precetto.
Le
donne devono prestare particolare attenzione nel vestire in maniera
decente;
Tutti debbono evitare di far rumore all’interno dei luoghi Santi,
Fotografare e filmare solo dove permesso e sempre con discrezione;
Evitare comportamenti estranei alla cultura locale. Soprattutto tra
uomini e donne , è bene non compiere gesti di
affetto o di amicizia che, comunemente accettati da noi, sono
considerati sconvenienti in medio oriente, è bene evitare il contatto
tra uomini e donne nei luoghi di preghiera
CLIMA: Akko e Tel Aviv/Giaffa
clima mite per tutto l’anno. Zona più piovosa rispetto altre zone
La zona della Samaria e della
Giudea (comprende Gerusalemme e Betlemme) clima fresco
in estate e freddo in inverno. Nella zona del Giordano
-200
metri a Tiberiade e
-400 a Gerico e Qumran
accentuata calura quasi in ogni mese dell’anno.
Temperature medie stagionali in gradi Celsius nel mese di ottobre:
Gerusalemme 16-26; Tel Aviv 15-28; Akko
16-27; Tiberiade 19-32; Gerico 24-32
PORTATE SEMPRE CON VOI UN CAPPELLO ED UNA BOTTIGLIA
DI ACQUA
NON BEVETE ACQUA DI
SORGENTI IL VOSTRO ORGANISMO NON POTREBBE REAGIRE BENE ALLA PARTICOLARE
CARICA BATTERICA, PROVOCANDO FASTIDIOSI DISTURBI INTESTINALI.
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