BALIVATO

 

 

MESSAGGIO DALLA CANCELLERIA DELL'ORDINE

 

 

Terre d'Italia, 24 Dicembre 2007-889

Santo Natale 2007 a.D. - 889 a.O.

 Cari Fratelli e Sorelle,

        è pronto in tutti noi il “cassetto” dove archiviare anche il 2007.

        C’è chi vi riporrà i ricordi con cura, come per si fa per conservare dei preziosi merletti,  perchè non si sciupino, non ingialliscano e conservino i colori e perfino gli odori delle piacevoli sensazioni provate, ma, purtroppo, ci sarà anche chi i ricordi, in quel cassetto, li scaglierà con rabbia, sperando che qualche “tarlo” li consumi, portandosi via dolori e disagi. 

        E allora, spesso, si passa a redigere il famoso “bilancio” personale (e non solo quello economico), davanti al quale nessuno di noi può né mentire, né  tentare di dare una veste diversa alla realtà. 

Anche l’Ordine, un insieme di cuori pulsanti e di anime, ha splendidi ricordi da conservare e ricordi da gettare in quel famoso cassetto, come l’atteggiamento di alcuni fratelli, che avendo deciso di non condividere più con noi ideali e fatica,  si sono allontanati (o sono stati allontanati) gettando, in qualche caso, fango sull’Ordine e sui suoi componenti, guardandosi bene dal motivare in modo chiaro le loro azioni e nascondendosi dietro una fin troppo comoda vigliaccheria (mi scuso per il termine ma è l’unico che rende bene l’idea delle azioni compiute). Ricordiamo tutti ciò che dice Giovanni: “Erano fra noi ma non erano con noi!”. 

Ma il bilancio che esce da questo 2007, che ci sta lasciando in una situazione generale non facile, è per l’Ordine altamente positivo. Tante le cose fatte, tante le persone aiutate, altri nuovi Fratelli accolti con gioia. 

        Alcuni anni orsono, già dalla gestione svizzera dell’Ordine tutto, si chiedeva ai Fratelli di riconoscersi singolarmente in un proprio motto, che li avrebbe accompagnati in tutto il loro percorso, apparendo perfino sulle loro carte da lettera o sui biglietti da visita; questa tradizione si è persa con il tempo. 

        Qualche giorno fa, ricordando appunto questa circostanza, ho pensato che sarebbe bello ripristinarla e ho deciso che il mio motto personale, d’ora in poi sarà: “Io ci credo!”. Questa scelta è facilmente motivabile: non è altro che la realtà della mia appartenenza all’Ordine ed è ciò che mi spinge a voler sempre meglio operare. Spesso vengo assalita da momenti di sconforto quando vedo e sento, purtroppo ancora oggi, dubitare dei propri Fratelli e in qualche caso anche del Magistero; dubbi che alcuni non riescono a fugare perchè preferiscono indulgere in valutazioni personali senza chiedere spiegazioni, magari usando quel che di peggio può scaturire dall’animo umano: pettegolezzo e maldicenza, e, nel pettegolezzo,  può esserci l’informazione maligna, che diventa un’arma, a volte anche efficace, nelle mani di chi ha risentimenti, invidia e rancori e la sa usare come il famoso venticello….

Quello che oggi chiedo a tutti i Fratelli è di “crederci” fermamente e se qualche dubbio li assale, chiedere, chiedere e ancora chiedere spiegazioni, senza lasciare che il proprio cervello si impegni in voli pindarici che spesso fanno vivere un disagio latente che sfocia poi nell’allontamento dall’Ordine. 

        Termino qui per lasciare spazio a tutto quel mare di Auguri che desidero raggiunga voi e i vostri cari; vi auguro, cari Fratelli e Sorelle di vivere un quieto Natale, nella serenità delle Vostre case, o sulle piste innevate di qualche bella montagna italiana o distesi al caldo sole di qualche mare tropicale. Ma ovunque vi troverete non tralasciate di inviare un pensiero o dedicare una piccola preghiera a chi non è fortunato e per il quale il Natale non è altro che un’ennesima giornata di fatica di vivere o di malattia. Ed infine, per salutare questo 2007, non troppo simpatico in verità, un augurio pieno di “bollicine” (spumante o acqua minerale, fa lo stesso!), le stesse bollicine che Vi auguro di trovare in ogni secondo, minuto ed ora del nascente 2008. 

        Con tanto, tanto affetto, Sr. Floriana