ALLOCUZIONI MAGISTRALI

 

 

XXX

S.E.   Fr. G.C.C.C. Alberto Zampolli

Maestro dell'Ordine Internazionale O.S.M.T.J.

Presidente Associazione Culturale Senza Scopo di Lucro

Comandante Generale Corpo Volontario di Protezione Civile C.I.V.A.C.

Cavaliere di Gran Croce con Collare dell'O.S.M.T.J.

Chevalier Gran Croix avec Collier de l'Ordre Équestre Apostolique

 de Saint-George de Bourgogne

 


Terre d’Italia  2019 a.D. - 901 a.O.

Voglio qui rileggere quanto scritto esattamente 6 anni orsono

Attuale Vero?

***Terre d’Italia  2013 a.D. - 895 a.O.

Allocuzione per il Nuovo Anno Domini 2013

All'Ordine e ai Fratelli tutti

Dell’Onore e del Tradimento della Parola.

A tutti voi, carissimi Fratelli e Sorelle, Scudieri e Novizie nei vostri Incarichi e Gradi, un abbraccio nella Fede.

Mi ero ripromesso di fare un lungo discorso circa l'Onore ed il Tradimento.

Non lo farò, in questo contesto, perché ritengo che tutti voi siate troppo preparati e corretti per stare a proporre lunghi trattati che annoierebbero e sarebbero triti e ritriti.

Vi pongo, quindi solo qualche domanda e, di seguito, qualcosa che dovrebbe far meditare più di uno, non parlo dei Fratelli, naturalmente.

Mi chiedo, vi chiedo e chiedo loro, come sia possibile fare Solenni Promesse davanti a Dio, nella Sua Chiesa, davanti a tutti i Fratelli e, in determinati casi, Solenni Giuramenti sulla Sacra Bibbia per poi TRADIRE sia la Parola, per noi Sacra, che il Giuramento!

Questa è la domanda e questa domanda fa subito sorgere l'altra conseguente che pongo, invece, a chi ha tradito sé stesso prima di altri, come é possibile guardarsi allo specchio o, peggio, ritornare in quella Chiesa davanti a Dio? Lo stesso Dio a cui si sono fatte le Promesse ed i Giuramenti?

Queste domande non sono rivolte a coloro i quali erano con noi ma "non erano dei nostri" , ma a coloro che si sono aggregati a gruppi sedicenti "templari" che non solo e non mai hanno avuto né avranno alcuna validità ma i cui "responsabili", in molti casi, non hanno mai avuto neppure un parvenza di valida nomina!

Questi personaggi, che un giorno abbiamo accolti come fratelli, usano la menzogna, la calunnia e lo spergiuro come fosse acqua fresca!

E' Onore questo?

Hanno tradito per dei "sentito dire", per promesse ricevute di "posizione", per poter dire che sono in un gruppo "con i soldi"....che pena!

Questo è tutto, cari Fratelli.

Ritroviamoci sotto le nostre Insegne e per il piacere di stare insieme sia nei nostri Capitoli che nelle prossime Cerimonie.

Qui di seguito trovate un giudizio interessante che Qualcuno, 700 anni orsono, ebbe modo di trasmettere a tutti noi.

Dante Traditori Inferno Canto XXIX

...........
29. 49 fossero in una fossa tutti 'nsembre, 
29. 50 tal era quivi, e tal puzzo n'usciva 
29. 51 qual suol venir de le marcite membre.
 

A maggior Gloria dell'Ordine!

 Auguri per il Nuovo Anno ed un Triplice Fraterno Abbraccio a tutti Voi, carissimi  Fratelli.

La Luce di Nostro Signore Gesù Cristo e di Maria, Sua Santa Madre e Stella Maris, illumini sempre il nostro Cammino di Fede ed sia sempre la Guida per l'Ordine O.S.M.T.J.-

Fr. G.C.C.C. Alberto Zampolli per Grazia di Nostro Signore Gesù e per la Volontà dei Fratelli

47° Maestro dell'Ordine Internazionale 

 
 

Terre d’Italia  2016 a.D. - 898 a.O.

Allocuzione per il Nuovo Anno Domini 2016

All'Ordine e ai Fratelli tutti

Il nostro Futuro

Il Futuro è nella nostre mani!

Si muove molto il mondo sub-templare o neo-templare.

Si muove anche bene, perché no?

E questo ci riempie di gioia.

Anche se ritengono di essere "indipendenti", anche se usano i nostri Rituali, anche se usano i nostri loghi ed immagini, non importa; purché l'Ordine porti avanti sempre la Sua Bandiera e il Suo Sacro Nome.

Ricordiamoci sempre che l'importante non è come si cade ma come ci si rialza. Sempre!

A maggior Gloria dell'Ordine!

 Auguri per il Nuovo Anno ed un Triplice Fraterno Abbraccio a tutti Voi, carissimi  Fratelli.

La Luce di Nostro Signore Gesù Cristo e di Maria, Sua Santa Madre e Stella Maris, illumini sempre il nostro Cammino di Fede ed sia sempre la Guida per l'Ordine O.S.M.T.J.-

Fr. G.C.C.C. Alberto Zampolli per Grazia di Nostro Signore Gesù e per la Volontà dei Fratelli

47° Maestro dell'Ordine Internazionale 

 

 

 

Terre d’Italia  2015 a.D. - 897 a.O.

Allocuzione per il Nuovo Anno Domini 2015

All'Ordine e ai Fratelli tutti

"Cavalieri e Fratelli?

Davvero abbiamo potuto chiamare Fratelli coloro che, ora ben sappiamo, erano solo con noi per curiosità o peggio?

Sì, li abbiamo sempre considerati Fratelli perché per noi, per l'Ordine, erano, sono e saranno sempre dei fratelli.

Purtroppo erano fra noi ma non erano dei nostri.

Quanto ne sono passati fra noi? Una marea, una marea che poi ha scelto altre strade, non ne conosciamo i motivi e le motivazioni ma neppure ci interessano.

Non hanno semplicemente importanza.

E' stato bello averli fra noi, ora non ci sono più; è una regola di vita e l'Ordine non fa eccezione.

Peccato, ce ne dispiacciamo ma questo è tutto.

 

A maggior Gloria dell'Ordine!

 Auguri per il Nuovo Anno ed un Triplice Fraterno Abbraccio a tutti Voi, carissimi  Fratelli.

La Luce di Nostro Signore Gesù Cristo e di Maria, Sua Santa Madre e Stella Maris, illumini sempre il nostro Cammino di Fede ed sia sempre la Guida per l'Ordine O.S.M.T.J.-

Fr. G.C.C.C. Alberto Zampolli per Grazia di Nostro Signore Gesù e per la Volontà dei Fratelli

47° Maestro dell'Ordine Internazionale 

 

 

 

Terre d’Italia  2014 a.D. - 896 a.O.

Allocuzione per il Nuovo Anno Domini 2014

All'Ordine e ai Fratelli tutti

Dei Doveri e della Correttezza del "Cavaliere".

E’ nostro vivo desiderio, in occasione del solito appuntamento di inizio anno, fare nostre alcune riflessioni di Fratelli.

       Nell’ultimo anno tutti voi Fratelli avete combattuto una guerra difficile, una guerra combattuta contro tutto e tutti che ha lasciato sul campo una moltitudine di Mantelli, che come tutte le guerre alla fine lascia in ricordo soltanto dolore e rimpianti.

Forse avremmo potuto evitarla o forse no, ormai non ha più importanza, così come i nostri antichi Fratelli abbiamo fatto ciò che ritenevamo giusto pur sapendo che il prezzo da pagare sarebbe stato alto; tutti noi, in questa stupida guerra, abbiamo perso dei fratelli e soprattutto amici, abbiamo dovuto prendere decisioni che hanno procurato grande dolore ed in alcuni casi anche fatti odiare da persone a cui abbiamo voluto bene come Fratelli e che tuttora stimiamo pur non condividendone, nel m odo più assoluto, il pensiero e l’azione.

Non a caso sono stati citati i nostri antichi Fratelli, anche loro, cosi come noi oggi, hanno dovuto combattere molte guerre, anche loro come noi non si sono tirati

indietro, anche loro come noi avrebbero preferito non doverlo fare m a hanno fatto c che ritenevano giusto per la salvaguardia dell’Ordine tutto.

Ma Loro sono stati più fortunati di noi. Perché questo?

Perché nella vita secolare abbiamo imparato che la fortuna di un guerriero è quella di poter guardare il proprio nemico negli occhi, copendolo nella certezza che sia il nemico da sconfiggere, un nemico palesemente ostile che ci costringe a scegliere tra la nostra vita e la sua e la decisione è certamente più semplice.

Il nostro nemico è più subdolo e volutamente usiamo il presente perché non stiamo parlando di un nemico visibile, non stiamo parlando delle battaglie combattute addirittura contro amici che consideravamo Fratelli, ma che restano pur sempre amici nel nostro cuore; quelle erano semplici scaramucce contro un nemico visibile, battaglie che speriamo, dal profondo del cuore, di non dover più combattere.

 

No, stiamo parlando della battaglia più grande, la più subdola, la più sanguinosa, quella che ad ogni fine giornata ci lascerà esausti, incerti e dubbiosi sul nostro operato, LA BATTAG LIA CON TR O N O I STESSI.

 

Sappiamo come vi sentite, come ci sentiamo, troppo spesso il nostro cuore si è scontrato con la mente ed il risultato è sempre devastante per noi stessi, ma qualcuno un giorno ha detto che non può piovere per sempre, allora con questo pensiero il mattino ci rialziamo e ricominciamo tutto da capo sapendo che è la strada che abbiamo deciso di intraprendere tutti insieme e tutti insieme arriveremo fino in fondo.

Ma ricordatevi con certezza, ognuno di noi è consapevole di ciò, che la nostra strada sarà dura e faticosa e lo sarà ancora di più per noi e per i Fratelli che ci stanno accanto se permetteremo al subdolo nemico di vincere il nostro cuore, armato delle più micidiali armi come l’incertezza, la rabbia finanche la paura di essere umani e di poter sbagliare lungo il cammino. egli è ora il nostro più grande ed acerrimo avversario.

         Saremo sempre fianco a fianco ogni volta che ci sentiremo persi, ogni volta che ci sembrerà di combattere contro i mulini a vento, finanche quando ci sentiremo soli ed abbandonati in mezzo ad una moltitudine di persone.

 

        Allora Fratelli, fermiamoci e respiriamo profondamente, poi guardiamoci intorno e sicuramente troveremo un Fratello che ci porgerà la m ano e dividerà con noi il nostro dolore, potrebbe essere l’ultimo della fila o anche il primo, non ha importanza, l’importante è che nessuno rimarrà indietro e tutti insieme proseguiremo verso la meta.

 

Proseguiremo e non arriveremo dove ci prefiggiamo di andare, perché non è detto ch e noi avremo l’onore di completare il cammino, ma avremo certamente l’onore di averlo iniziato.

 

Non scoraggiamoci per questo.

 

          Molti di voi sanno cosa si dice in Medio Oriente, una grande cosa, molto saggia, CHI PIANTA DATTERI NON MANGIA DATTERI, che può sembrare assurdo ma è la verità, una pianta di datteri darà i suoi primi frutti quando colui che l’ha piantata sarà già morto, allora perché lo fa?

 

La risposta è semplice, lo fa per le generazioni a venire, lo fa perché senza di lui nessuno ne godrà m ai la dolcezza del suo frutto, ma soprattutto lo fa con Amore, Sacrificio e senza Gloria alcuna.

 

Noi potremmo essere proprio come quel coltivatore di datteri, ma senza l’Amore ed il Sacrificio di tutti noi l’Ordine non ha motivo di risplendere nuovamente, senza quegli antichi Angeli invisibili dal Bianco Mantello l’Ordine non sarebbe m ai esistito, senza il sangue dei nostri Antichi Fratelli, nati in un’epoca di guerra, sacrificio e dolore, noi oggi non saremmo qui.

La strada che percorreremo per ridare all’Ordine ciò che è dell’Ordine, la sua grandezza, la sua forza, il suo splendore ed alla fine il suo diritto di esistere nella storia dell’uomo, sarà faticosamente dolorosa, terribile e ci porterà al limite delle nostre forze, ma ci vedrà vincenti in ogni battaglia e ogni volta che cadremo, ci sarà sempre qualcuno che ci aiuterà ad alzarci, con un grido o con un sorriso, m a sempre porgendoci la m ano per proseguire il viaggio insieme a noi.

E percorrendo questo cammino ricordiamoci tutti che esistono tre tipi di Uomini: coloro che contano quanti ne hanno uccisi durante il loro cammino, coloro che contano quanti ne hanno “salvati” e, gli ultimi, quelli come noi, che terranno il conto di quanti non sono riusciti a salvare e lavoreranno, combatteranno e si sacrificheranno perché quel numero non aumenti, ringraziando D io ogni qualvolta accadrà, nella consapevolezza che egli ci ha donato la forza per farlo, piangendo ed inveendo contro noi stessi per non aver saputo sfruttare quella forza, quando permettemmo a quel numero di aumentare.

Chiudiamo nella consapevolezza che alcuni di noi possano pensare:

SONO BELLE PAROLE MA CON LE PAROLE NON SI VA DA NESSUNA PARTE .

Daccordo con voi e sta proprio a noi, ad ognuno di noi, far si che queste non restino tali e si trasformino in forza costruttrice, una forza inarrestabile nella consapevolezza di essere sulla strada giusta.

Conosciamo il sacrificio che ognuno di noi si presta a compiere in questo mondo secolare la cui situazione attuale, economica e strutturale, ci sta logorando togliendo tempo e denaro per noi e per le nostre famiglie, ma senza il nostro amato Ordine noi non saremmo più gli stessi, il mondo non sarebbe più lo stesso.

Oggi ci sono i migliori Cavalieri, i Fratelli che stimiamo e ammiriamo per la loro forza ed umanità, ma siamo consapevoli che è proprio la nostra umanità a farci commettere degli errori, persino il nostro amato Papa ha rinunciato alla propria infallibilità ed è con questa certezza che dobbiamo evitare di non scatenare litigi o guerre inutili, ma cercare di comprendere e correggere tale errore, sia nostro che altrui, chiarendoci e continuando il cammino insieme.

Presto ci rivedremo anche per riprendere insieme questo cammino sotto la protezione del nostro Sacro Mantello.

A maggior Gloria dell'Ordine!

 Auguri per il Nuovo Anno ed un Triplice Fraterno Abbraccio a tutti Voi, carissimi  Fratelli.

La Luce di Nostro Signore Gesù Cristo e di Maria, Sua Santa Madre e Stella Maris, illumini sempre il nostro Cammino di Fede ed sia sempre la Guida per l'Ordine O.S.M.T.J.-

Fr. G.C.C.C. Alberto Zampolli per Grazia di Nostro Signore Gesù e per la Volontà dei Fratelli

47° Maestro dell'Ordine Internazionale 

 

 

 

Terre d’Italia  2013 a.D. - 895 a.O.

Allocuzione per il Nuovo Anno Domini 2013

All'Ordine e ai Fratelli tutti

Dell’Onore e del Tradimento della Parola.

A tutti voi, carissimi Fratelli e Sorelle, Scudieri e Novizie nei vostri Incarichi e Gradi, un abbraccio nella Fede.

Mi ero ripromesso di fare un lungo discorso circa l'Onore ed il Tradimento.

Non lo farò, in questo contesto, perché ritengo che tutti voi siate troppo preparati e corretti per stare a proporre lunghi trattati che annoierebbero e sarebbero triti e ritriti.

Vi pongo, quindi solo qualche domanda e, di seguito, qualcosa che dovrebbe far meditare più di uno, non parlo dei Fratelli, naturalmente.

Mi chiedo, vi chiedo e chiedo loro, come sia possibile fare Solenni Promesse davanti a Dio, nella Sua Chiesa, davanti a tutti i Fratelli e, in determinati casi, Solenni Giuramenti sulla Sacra Bibbia per poi TRADIRE sia la Parola, per noi Sacra, che il Giuramento!

Questa è la domanda e questa domanda fa subito sorgere l'altra conseguente che pongo, invece, a chi ha tradito sé stesso prima di altri, come é possibile guardarsi allo specchio o, peggio, ritornare in quella Chiesa davanti a Dio? Lo stesso Dio a cui si sono fatte le Promesse ed i Giuramenti?

Queste domande non sono rivolte a coloro i quali erano con noi ma "non erano dei nostri" , ma a coloro che si sono aggregati a gruppi sedicenti "templari" che non solo e non mai hanno avuto né avranno alcuna validità ma i cui "responsabili", in molti casi, non hanno mai avuto neppure un parvenza di valida nomina!

Questi personaggi, che un giorno abbiamo accolti come fratelli, usano la menzogna, la calunnia e lo spergiuro come fosse acqua fresca!

E' Onore questo?

Hanno tradito per dei "sentito dire", per promesse ricevute di "posizione", per poter dire che sono in un gruppo "con i soldi"....che pena!

Questo è tutto, cari Fratelli.

Ritroviamoci sotto le nostre Insegne e per il piacere di stare insieme sia nei nostri Capitoli che nelle prossime Cerimonie.

Qui di seguito trovate un giudizio interessante che Qualcuno, 700 anni orsono, ebbe modo di trasmettere a tutti noi.

Dante Traditori Inferno Canto XXIX

...........
29. 49 fossero in una fossa tutti 'nsembre, 
29. 50 tal era quivi, e tal puzzo n'usciva 
29. 51 qual suol venir de le marcite membre.
 

A maggior Gloria dell'Ordine!

 Auguri per il Nuovo Anno ed un Triplice Fraterno Abbraccio a tutti Voi, carissimi  Fratelli.

La Luce di Nostro Signore Gesù Cristo e di Maria, Sua Santa Madre e Stella Maris, illumini sempre il nostro Cammino di Fede ed sia sempre la Guida per l'Ordine O.S.M.T.J.-

Fr. G.C.C.C. Alberto Zampolli per Grazia di Nostro Signore Gesù e per la Volontà dei Fratelli

47° Maestro dell'Ordine Internazionale 

 

Terre d’Italia  2012 a.D. - 894 a.O.

Allocuzione per il Nuovo Anno Domini 2012

All'Ordine e ai Fratelli tutti

I molteplici volti dell’Umiltà.

Cari Fratelli, l’Anno profano appena trascorso ci ha costretti ad accettare quanto non pensavamo di poter supinamente accettare, finché non ci hanno costretti a vedere una realtà che sembrava lontana, parlando sia economicamente che umanamente che civilmente.

L’Ordine ha ben retto in questi momenti difficili e che ancora non sono terminati.

Ha retto perché siamo un Corpo unico ed univoco, perché sappiamo essere ordinati e prudenti, perché siamo Fratelli e Cavalieri, per questo ha retto, non immensamente bene ma bene.

Potevamo migliorare ma è mancata una piccola componente che, nell’Ordine, è certamente un fattore importantissimo se non basilare.

L’Umiltà!

Alcuni sembrano essere reattivi in modo negativo a questa parola, a questo modo d’essere, a questo modus vivendi.

Ebbene, cari Fratelli, come sosteniamo sempre, l’Ordine, al Suo interno, riflette la cosiddetta Vita Profana; la riflette a tal punto da poterci ritrovare, all’improvviso ed anche, a volte, in Capitolo, orgogliosi  e prepotenti, indisciplinati o duri.

Queste mancanze di Umiltà, creano discordia e disaffezione, questo non deve assolutamente succedere e non può essere passivamente accettato.

Esistono delle Regole e dei Regolamenti e questi vanno accettati e rispettati, non possono essere tollerati atteggiamenti che creano disturbo e mortificazioni da parte di Fratelli verso Fratelli!

Ciò che nella vita profana è quasi la norma, nell’Ordine è aborrito, deve esserlo e lo sarà!

Abbiamo assistito, con indosso il Sacro Mantello anche se non in Capitolo, ad attacchi ed atteggiamenti aggressivi che ci hanno lasciati basiti ed attoniti, questo da Fratelli a cui è stato dato Credito ed Amore Fraterno da sempre! Questo non dovrà più succedere né sarà mai più tollerato, mai più!

Un Fratello che umilia un altro Fratello è degno solo di auto-spogliarsi per qualche tempo di quel Sacro Mantello che indegnamente, al momento, indossa, come prevede la Regola ma anche come dovrebbe prevedere la sua Coscienza.

E’ davvero inutile parlare di Amore Fraterno se poi non lo si sa vivere e neppure comprendere appieno.

Umiltà!

L’Umiltà è Forza di cooperazione e di collaborazione, è Forza di comprensione e di perdono, è Forza di sentimenti e pensiero comune, è Forza di obiettivi e soluzioni comuni, è Forza di futuro insieme e di piacere di stare insieme, accettando e facendosi accettare malgrado i propri problemi e difetti che dobbiamo saper riconoscere e correggere.

Questa è l’Umiltà e chi la vivrà e saprà viverla naturalmente ed applicarla alla proprio Vita Templare, o meno, avrà una forza ed una vitalità impagabili che nessuno sarà mai in grado di intaccare.

L’Umiltà sarà il Tema Templare dell’Anno e le Commende ne faranno una relazione unica per ogni Balivato che la presenterà entro dicembre di questo Anno Templare 894°.

A maggior Gloria dell'Ordine!

 Auguri per il Nuovo Anno ed un Triplice Fraterno Abbraccio a tutti Voi, carissimi  Fratelli.

La Luce di Nostro Signore Gesù Cristo e di Maria, Sua Santa Madre e Stella Maris, illumini sempre il nostro Cammino di Fede ed sia sempre la Guida per l'Ordine O.S.M.T.J.-

Fr. G.C.C.C. Alberto Zampolli per Grazia di Nostro Signore Gesù e per la Volontà dei Fratelli

Maestro dell'Ordine Internazionale 

 

Terre d’Italia  2011 a.D. - 893 a.O.

Allocuzione per il Nuovo Anno Domini 2011

All'Ordine e ai Fratelli tutti

Circa le Regole e lo Stato dell'Ordine

Questo nuovo Anno sarà, purtroppo, un Anno di sofferenze dovute agli sconvolgimenti epocali che si stanno verificando in tutto il mondo Occidentale ed Orientale.

Le forze del male, sempre presenti ed attuali, cercano di prevaricare la Forza Umana e Divina con ogni mezzo e per ogni via traversa.

Assistiamo, in ogni istante della nostra sempre breve esistenza, a questo eterno conflitto e, a volte, lo facciamo quasi con indifferenza, forse dovuta dall'abitudine.

Così vediamo massacrare dei Fratelli nella Fede o Esseri Umani la cui unica colpa è di non vedere le cose come altri, più crudeli e quindi più forti, le vedono; questo è ben visibile sia nella nostra amata terra che ovunque nel Mondo.

Un Mondo che ha "fatto l'abitudine" a tutto, ormai, e tutto accetta con la semplice e sconvolgente mentalità del fatalismo.

Nel nostro piccolo Mondo Templare non siamo certo immuni da tutto questo ma abbiamo almeno la presunzione di poterne parlare e discutere nei nostri Capitoli, nel Consiglio dell'Ordine, nel Magistero ed oltre.

Non ne siamo immuni di certo in quanto "l'abitudine" non è un qualcosa di tangibile o di comprensibile, almeno non immediatamente comprensibile, ma noi siamo, forse, più fortunati di altri, noi siamo Templari!

Apriamo una parentesi  più accettabile, lo scorso Anno è stato un fantastico Anno che ci ha visto portare ufficialmente l'Ordine in Terrasanta ed i Sacri Mantelli entrare nel Santo Sepolcro, sfilare fra le antiche Colonne e percorrere la Sacra Via Dolorosa insieme ai Fratelli Fancescani ed in mezzo al popolo Arabo; ha visto i Fratelli dell'Ordine entrare nel Sacro Tempio di Salomone e nella Cupola della Roccia; ha visto i Fratelli e il nostro Sacro Bauceant sventolare sulle Eroiche alture di Hattin e nel Giordano; ha visto la realizzazione della Precettoria di Gerusalemme e l'inaugurazione della Sua Sede ed ha visto altri tentativi di distruzione o di disgregazione del Sacro Ricordo e della  stessa natura dell'Ordine.

Tentativi sempre non riusciti e che sempre otterranno ciò che sempre hanno ottenuto! Il Disprezzo e l'allontanamento di questi individui.

Abbiamo assistito anche a strani ed assurdi "avvicinamenti" e "contatti", uno per tutti: ad Osimo si incontrarono due gruppi, uno massonico ed uno sedicente templare; scopo di questo "incontro" è stato quello di cercare un modo per unire la cosiddetta massoneria con il cosiddetto ordine templare! Nulla di più osceno ed improponibile, ma qualcuno, in assenza di altre possibilità e credibilità, ci prova.

Hanno anche usato immagini come queste per accreditarsi:

 

Questa è una Immagine che tutti ben conosciamo:

 

 

e questa è una di quelle usate da codesti individui:

 

 

 

Hanno provato anche le solite strade della diffamazione e della più becera ipocrisia, come il solito individuo di Trieste o quello di Napoli trapiantato a Prato. Ma questa è acqua che passa e scorre senza lasciare traccia.

La traccia, quella vera e reale, la lasciamo, come sempre, solo noi. Lasciamo la nostra traccia nella Storia Templare con le nostre Precettorie Occidentali ed Orientali, con quella basilare di Gerusalemme, con la Sede di Ginevra dell'Organisation Mondiale des Templiers e, ricordiamolo solo perché ne vale la pena, noi siamo sempre gli unici ad essere entrati alla Santa Messa nel Santo Sepolcro ed alla Via Crucis del Venerdì con i Sacri Mantelli dell'Ordine, siamo gli unici che hanno la loro sede a Gerusalemme, siamo gli unici ad essere entrati, soli e senza neppure turisti o visitatori, sulla Spianata delle Moschee e dentro Al Achsa e la Cupola della Roccia, sotto la roccia stessa, come siamo gli unici ad essere accreditati presso l'Ambasciata Italiana a Gerusalemme e ad essere in ottimi rapporti con i Fratelli Francescani custodi di Terrasanta!

Per tutto questo serve che l'Ordine sia sempre più coeso e credibile, per questo la Cancelleria segue con fraterna ma ferma attenzione l'evolversi di ogni situazione e di ogni segnale di mancanze o di dicerie.

Questo nuovo Anno dovrà vedere la realizzazione di alcune cose molto importanti e dovremo essere pronti ed uniti come sempre.

Uniti poiché solo l'Amore Fraterno ci consente di portare e sopportare la nostra Croce quotidiana di problemi che debbono essere sempre risolti con tempestività e fermezza.

A questo proposito vale raccomandare sempre a tutti i Fratelli quanto sempre detto e ridetto in ogni occasione e circostanza, l'Ordine ha le Sue Regole e Regolamenti ma, senza Onore, Obbedienza e senza Amore Fraterno, non hanno alcun vero e reale Valore.

Per questo val la pena ricordare che le decisioni del Magistero e del Consiglio Magistrale  sono certamente da accettare ed onorare così come le Direttive della Cancelleria Internazionale che è l'interfaccia fra il Magistero e l'Ordine Templare.

Ogni Direttiva ed ogni Comunicazione diretta dalla Cancelleria agli Ufficiali ed ai Fratelli tutti deve essere assolutamente accettata e seguita.

Nello scorso anno abbiamo potuto coprire, finalmente, l'Incarico importante del Maresciallo di Oriente ed Occidente. Lo stesso è ora Comandante della Divisione Arado e della Guardia.

Lo Stato attuale dell'Ordine è certamente valido e la Sua Operatività è certamente buona ma non ottima.

Per essere ottima ha bisogno, estremo bisogno, della Dedizione e del Lavoro, in primis,  dei Dignitari dell'Ordine, degli Alti Ufficiali, Ufficiali, Commendatori e dei Fratelli tutti.

Questo è il punto che dobbiamo toccare, la Dedizione, l'Obbedienza ed il Lavoro.

Sono questi i punti fondamentali e che possono essere e sono, in qualche caso, carenti; infatti più di un Fratello Dignitario o Ufficiale ha delle pecche che dovrebbe rivedere e correggere; più di un Fratello Commendatore ha delle mancanze notevoli nei confronti dell'Ordine e dei suoi stessi Chevalieres.

Questo è il punto importante da rivedere e per questo si riunisce il Consiglio Magistrale che ha un compito importante e basilare: dare le giuste direttive, i giusti riconoscimenti e prendere i giusti provvedimenti, piacciano o meno.

Tutto questo a maggior Gloria dell'Ordine!

 Auguri per il Nuovo Anno ed un Triplice Fraterno Abbraccio a tutti Voi, carissimi  Fratelli.

La Luce di Nostro Signore Gesù Cristo e di Maria, Sua Santa Madre e Stella Maris, illumini sempre il nostro Cammino di Fede ed sia sempre la Guida per l'Ordine O.S.M.T.J.-

Fr. G.C.C.C. Alberto Zampolli per Grazia di Nostro Signore Gesù e per la Volontà dei Fratelli

Maestro dell'Ordine Internazionale 

 

Terre d’Italia 01 Gennaio 2010 a.D. - 892 a.O.

Allocuzione per il Nuovo Anno Domini 2010

All'Ordine, ai Fratelli tutti ed per chi vuole intendere

Nei secoli scorsi siamo stati criticati ed attaccati, ancora lo fanno in talune rare occasioni, per certe decisioni e scelte di antichi o meno antichi Magisteri dell’Ordine.

Ciò è stato fatto nella dialettica di confronto fra Templari e Massonerie varie.

L’essere, ora, ancora e sempre in auge ed in sempre più forte espansione,  non ci esimerà  dalle critiche e dagli attacchi di questi nuovi signori delle guerre interne e fratricide..

La Massoneria, dopo i tempi passati in cui era fortemente infiltrata nell’Ordine del Tempio, ha visto doverosamente ridimensionata la sua presenza ed in effetti abbiamo visto molti fratelli uscire o essere espulsi, alcune Commende decimate ed altre azzerate o commissariate. Abbiamo visto reazioni incredibili verso le decisioni del Magistero o verso i propri Commendatori e Balivi  ed in alcuni casi abbiamo visto e sentito la loro stoltezza ed acredine giungere a punti di vera e certamente inutile veemenza stolta e particolarmente ignobile. Ma questo fa parte della bassa natura umana, non di quella Templare, sia chiaro!

 Dovremo ancora molto lavorare ed adoperarci, nell’Ordine, affinché vincano, non alcune stolide e cattive idee di uomini che cercano una “posizione” all’interno dell’Ordine per propri scopi inutili e controproducenti, ma l’IDEA dell’Ordine Templare e della Templarità forte e legata alla Tradizione Antica dei nostri Antichi Fratelli, IDEE che ancora oggi sono valide ed attuali.

La Tradizione sarà sempre il nostro filo conduttore e i nostri Regolamenti e Regole serviranno solo per dirimere le eventuali condizioni negative non tra gli Uomini ma all’interno dell’Ordine. La conoscenza della Tradizione, degli Antichi doveri e pregi, degli Statuti e della Regola, bastano ai Templari di oggi come sono bastati ai Templari di ieri. E’ tutto quanto serve! L’IDEA a maggior Gloria dell’Ordine.

Gli avvenimenti, di questo ultimo anno, hanno solo avvilito chi cercava, stando in mezzo a noi, effimero potere e vanto.

Si è giunti anche a tentativi profani (e, nel recente passato, massonici) di sovvertimento dell’ordine nell’Ordine, che nulla hanno sortito, né poteva essere diversamente.

Lo abbiamo visto a Milano, in Sicilia, a Roma. Siamo stati seguiti nel nostro peregrinare sia nelle chiese che nei Luoghi Templari da noi scelti per le Cerimonie e le Conferenze, sono arrivati anche a Viterbo, dopo la nostra Cerimonia in Conclave. Hanno appoggi davvero importanti, Sindaci, Consiglieri, Politici ed altro ancora ma tutto questo non basta per essere, o tentare almeno di essere, Cavalieri Templari! Nossignori non basta nemmeno darsi una parvenza di Grado di Cavaliere Santo e di Vendetta. Come non basta cercarlo nel nostro interno. Non lo possono essere e non lo saranno mai perché essere Templari significa avere un Dio Padre, una sola Croce ed una Stella Mattutina che ci guida  e non un Architetto o una Luce Energetica in fronte e nel cuore o strani Prezz che ci indicano la VIA!

Chi cerca quel tipo di ordine e di finto potere non dimostra di essere un Buon Fratello Templare e nemmeno un uomo corretto.

Se le cose e le persone non piacciono, abbiamo la forza per poterle risolvere dall’interno senza tanti problemi e tentativi sciocchi che mai a nulla approderanno, l’Ordine si sa difendere da solo, lo ha già più volte dimostrato e, guarda caso, quando coloro che hanno scelto, o hanno dovuto scegliere,  una strada diversa, poi, in breve tempo, ha dimostrato, dall’esterno, la sua vera natura o peggio, la sua ignominia.

 L’Ordine non è un partito o una setta.  E’ una Istituzione Cavalleresca, non iniziatica, almeno come viene malamente intesa oggi, e come tale ci dovremmo e ci dovremo sempre comportare.

Noi Templari, la nostra Iniziazione l’abbiamo avuta fin dai primi giorni di vita, una Iniziazione che niente e nessuno potrà togliere o superare e la vogliamo tenere ben cara nella nostra Mente e nei nostri Cuori, Cuori e Menti Templari!

Ricordiamocelo sempre.

Un Augurio fortissimo per il Nuovo Anno ed un Triplice Fraterno Abbraccio a tutti Voi, carissimi  Fratelli.

La Luce di Nostro Signore Gesù Cristo e di Maria, Sua Santa Madre e Stella Maris, illumini sempre il nostro Cammino di Fede ed sia sempre la Guida per l'Ordine O.S.M.T.J.-

Fr. G.C.C.C. Alberto Zampolli per Grazia di Nostro Signore Gesù e per la Volontà dei Fratelli, Maestro dell'Ordine Internazionale 

 

 Terre d’Italia 01 Gennaio 2009 a.D. - 891 a.O.

Allocuzione per il Nuovo Anno

All'Ordine e ai Fratelli tutti

 Carissimi Fratelli e Sorelle in Cristo,

Anche il 2008 è passato e ci ritroviamo con un altro anno di esperienze vissute sul campo.

Esperienze positive, moltissime, ed alcune, purtroppo, anche negative, come giusto e perfetto. L'Ordine è, come sempre diciamo nei Capitoli, uno spaccato del mondo profano e come tale ne subisce, nostro malgrado, le influenze.

Lungo è il Cammino che ci porta verso la sublimazione dell'Idea Templare vera e amata.

Come tutti i "cammini" ha i suoi momenti stupendi ed i suoi momenti di caduta, ma noi non ce  ne curiamo molto, di questi momenti bui, ne siamo più che avvezzi e vaccinati, vero? Da secoli ne sopportiamo stoicamente le ricorrenze, sempre uguali ma sempre nuove. Sempre identiche perché la loro uguaglianza sta nella loro incredibile, monotona, stolida e ciclica ricaduta. Ricaduta che colpisce sempre i meno "Templari" fra i Fratelli, i più portati verso una visione profana dell'Ordine, i più deboli di Ideali Cavallereschi, i più tronfi delle loro glorie terrene e profane, coloro che l'accidia e lo sciocco orgoglio rende più insofferenti, chi la cui superbia, caparbia e disonorevole invidia ha reso ciechi e sordi. Sono quelli che "erano fra noi ma non erano dei nostri", ogni anno ne abbiamo la visione, deludente ed ogni anno ci stupiamo sempre più che questo possa succedere ancora! Ebbene noi viviamo questo, alcune volte, come una dannazione ma, al contrario, é la più corretta delle "selezioni naturali". Cosa sarebbe l'Ordine se costoro non si rivelassero, se non ci dimostrassero la loro estraneità ai Valori Templari ed assurgessero ai massimi Gradi dell'Ordine? Valutiamo questo e gioiamo quando qualcuno scopre le sue mancanze e manchevolezze decidendo di sciogliere quell'Abbraccio Fraterno che un giorno, bellissimo e pregnante, ha vissuto, sì, ma non compreso.

I nostri momenti più belli li viviamo e riviviamo nelle nostre Cerimonie ricche di significati e di Amore Fraterno, nelle nostre Manifestazioni esterne,  nei nostri Capitoli di Commenda, negli Incontri Spirituali ed in quelli Fraterni dove scopriamo sempre più la bellezza dello "stare insieme ai Fratelli", quando scopriamo la dolcezza della condivisione, dell'aiuto reciproco e della cooperazione vera e pregnante, dove scopriamo improvvisamente le qualità insospettate del Fratello che ancora vedevamo, fino a pochi istanti prima, sotto un'altra luce. Questo è l'Ordine, questo è Amore Fraterno, questa è l'Essenza Templare.

L'Ordine vive di tutto questo e di molto altro, indispensabile, che ci deriva dall'avere, all'interno dell'Ordine stesso, in un ramo a loro dedicato, i nostri Sacerdoti, Cappellani, Padri e Prelati, i nostri Diaconi e tutti coloro che si prodigano affinché la nostra Anima Spirituale sia nutrita ed innalzata sempre più. Questa Istituzione è stata introdotta affinché l'Ordine ne tragga  il massimo giovamento a maggior Gloria Sua e di Nostro Signore Gesù Cristo. Questo ha fatto sì che la loro Opera sia divenuta indispensabile per l'avanzamento dell'Ordine nel senso desiderato e preconizzato. Oggi possiamo davvero dire che stiamo attraversando un periodo fecondo di idee e di vero agire fraterno e questo malgrado, ed anche per merito, dei piccoli inevitabili ma costruttivi screzi che non possono mai mancare in un consesso di Fratelli che vogliono dare ed ottenere il massimo sia dall'Ordine che dai Fratelli!

L'Anno 2008 è stato caratterizzato da tutto questo e, per finire, dalla Procedura di Nomina del Maestro Internazionale dell'Ordine che ci ha visti uniti in un ambiente ideale come il Convento di Viterbo in una Comunione unica ed esaltante.

Da non scordare il plauso per le varie ed importanti iniziative di tutte le Commende Italiane ed estere che hanno dato quanto in loro potere dare e fare per i più disagiati e bisognosi del mondo intero e dell'Italia in particolare.

La nostra Opera ha visto l'interessamento di molte ed importanti Istituzioni sia Religiose che Civili. Molte sono le richieste che ogni anno giungono alla Cancelleria ma molto poche sono le procedure accettate e giunte alla positiva conclusione.

Tutti i Fratelli dell'Ordine, i Postulanti, le Novizie, gli Scudieri, i Cavalieri, i Commendatori,gli Incaricati, gli Ufficiali, i Grandi Ufficiali, il C.I.V.A.C., i Dignitari, i Gran Croce, i Cappellani, il Gruppo Arado, il Consiglio Magistrale, il Prelatus Ordinis, l'Organisation Mondiale des Témpliers,  la Cancelleria Internazionale ed il Magistero hanno lavorato al meglio e, non di rado, in condizioni non certo ideali ma sempre con grande soddisfazione per gli obbiettivi raggiunti dalla loro Opera.

Ancora molto faremo in questo Nuovo Anno 2009 che si apre con grandi certezze e moltissime speranze. Le certezze riguardano l'attività di Beneficenza e di Studio e Ricerca. Alcune Commende, soprattutto quelle del Sud, già si sono alquanto distinte in ambedue queste attività; quelle del Centro e del Nord le seguono in una sana competizione utilissima per coloro che ne sono beneficati e per le nuove scoperte fatte soprattutto nelle Nobili Terre Lucane. Ad esempio, tutti ricordiamo la scoperta della statua di San Bernardo a Vaglio in Basilicata ed i numerosissimi reperti rinvenuti in quelle zone a noi tanto care e che sono ora oggetto di attenzione da parte di gruppi che se ne vogliono appropriare senza aver in alcun modo nemmeno partecipato mai a qualcosa  di utile. Semplice sciacallaggio di rimessa? No qualcosa di più!  Stiamo attenti.

L'Anno 2009 vedrà anche l'apertura di una nuova Commenda nelle Nobili Terre Ceche, a Praga, dove si recherà una delegazione di circa 50 Cavalieri dell'Ordine per accogliere degnamente questi nostri Fratelli dell'amato e ritrovato Est Europeo.

Avremo, con ogni probabilità, anche qualcosa di veramente eclatante che riguarda il sogno a lungo inseguito dal Magistero, se ne intravedono segni molto importanti che fanno ben sperare per i prossimi mesi.

Vogliamo, infine, ringraziare il vero cuore operativo, qualche volta anche il punto dolente, dell'Ordine, parliamo dei Commendatori. I Commendatori sono coloro i quali determinano ed influenzano, positivamente o negativamente, l'attività delle proprie Commende, ma, soprattutto, alcune volte, questo Grado di Incarico procura una specie di inebriamento che oscura ed inibisce la vera ragione del loro essere. Il Commendatore è un Incarico e come tale "Non deve ingenerare alcun orgoglio o superbia", purtroppo questo viene, in alcuni casi, scordato e questo ha portato, ed ancora porterà, a dovuti interventi di Commissariamento o peggio. L'Ordine non è al nostro servizio ma siamo tutti noi al Suo servizio! Sia chiaro! Quante volte abbiamo sentito, durante le Cerimonie di Investitura, dire, repita juvant, "Quando avrai sonno ti potrà essere detto di vegliare, quando vorrai andare ad Occidente ti verrà detto di andare ad Oriente, etc."! Troppe sono le volte che vengono scordate queste parole, troppe volte qualcuno si lascia trasportare dall'ardore e dalla passione profana  giungendo a contestare le scelte, sempre oculate ed in ogni caso dovute, della Cancelleria che, ricordiamolo, opera solo e soltanto per il Bene dell'Ordine. Chi si riconosce in questo dovrebbe avere un tale animo, grande e Cavalleresco, da riuscire a rinunciare al proprio orgoglio per lasciare posto all'Amore Fraterno che giunge al punto da abbracciare e baciare colui, o colei, che fino ad un attimo prima considerava quasi come un nemico; ci sia d'esempio il brano evangelico che parla della pagliuzza nell'occhio altrui ma che non fa accorgere del palo nel proprio! I nostri Cappellani ed il Prelato ben hanno inquadrato questo, fortunatamente limitato, fenomeno; tutti ricordiamo l'accenno, prima e durante l'omelia di Viterbo, ai lupi da cui guardarsi, lupi che sono certamente all'esterno ma, non di rado, anche fra noi.

L'Ordine vive d'Amore Fraterno e proprio questa è la Sua forza intrinseca, quella Forza che ha sempre fatto sì che sia ancora e sempre più forte ed unico che mai! Quella Forza che lo ha fatto rinascere mille volte dalle Sue ceneri, che lo ha fatto rimanere il vero ed unico Ordine che da anni, era il 1705 quando riapparve, ha subìto, dal 1945 in poi, svariate defezioni e, peggio, tradimenti da cui sono nati tutti i vari gruppi e gruppuscoli oggi operanti o non più esistenti ma che si è sempre saputo difendere semplicemente e onorevolmente con la Sua sola autodifesa: l'Amore Fraterno! Infatti molti sono coloro i quali, negli anni, si sono autoesclusi ponendosi al di fuori dell'Ordine senza che questi neppure dovesse ricorrere all'arma, sgradita, dell'espulsione.

L'Anno 2009 sarà certamente un anno da ricordare e da amare, questo vogliamo e questo sarà, per noi e a maggior Gloria dell'Ordine e di Nostro Signore!

Un Caro saluto ed un Triplice Fraterno Abbraccio a tutti Voi, amatissimi  Fratelli.

La luce di Nostro Signore Gesù Cristo e di Maria, Sua Santa Madre e Stella Maris, Illumini sempre le nostre Menti ed sia la Guida per l'Ordine O.S.M.T.J.-

Fr. G.C.C.C. Alberto Zampolli per Grazia di Nostro Signore Gesù e per la Volontà dei Fratelli, Maestro dell'Ordine Internazionale 

 

 

Terre d’Italia 20 Marzo 2008 a.D. - 890 a.O.

Allocuzione Pasquale per l'Ordine e per i Fratelli tutti

 Carissimi Fratelli e Sorelle,

 Abbiamo da poco lasciato Napoli dove sono stati accolti i nuovi Fratelli Chevalier ed alcuni Fratelli Cappellani.

 Ritengo che un commento si renda necessario anche per dar modo ai Fratelli di poter ben valutare e ponderare in modo adeguato gli ultimi avvenimenti di "casa nostra".

 L'Ordine è sempre stato un mondo abbastanza chiuso per molti anni; recentemente si è scelto, ed io ne sono stato un promotore, di aprire il nostro Mondo, piccolo Mondo, ai cosiddetti Postulanti ed ai Fratelli Ecclesiastici.

 Hanno risposto, lo avete visto tutti, davvero positivamente in tanti. I Postulanti che richiedono il nostro nulla osta all'accettazione nell'Ordine del Tempio sono ogni anno oltre 2.000 ma, come ben sapete tutti, vengono accettati non più di 50 Postulanti ogni anno.

 I Fratelli Ecclesiastici che hanno avuto la bontà di chiedere l'accesso all'Ordine, sono stati fin'ora 15 e fanno parte dell'Associazione di Fedeli Cattolici e della "Vita Consacrata", due gruppi all'interno dell'Ordine.

 Ora rischiamo seriamente di non essere preparati come struttura e come solidità ad un’onda di tale portata.

 Certamente qualcuno, magari appena entrato, può fare sue personali considerazioni circa la nostra organizzazione e forse anche la non altissima perfezione nei Cerimoniali, o sui ritardi durante le Cerimonie, oppure faranno considerazioni certamente inopportune  sulla Cancelleria , ritenendola, certo erroneamente, "responsabile" delle piccole mancanze suddette. Riterranno di mormorare e far correre il famoso, o famigerato, "venticello" di Rossiniana memoria, giungeranno a parlare di " scarsa sintonia con un Ordine equestre" ed altro ancora ma, preme ricordarlo sempre, l'Ordine dà incarichi anche e spesso ad alcuni Fratelli che volonterosamente provano a realizzare ciò che la Cancelleria sa bene come realizzare da molto tempo, che lo ha imparato a proprie spese con fatica e molta umiltà ma, soprattutto, con tanto, tantissimo Amore per questo Ordine!

 E' chiaro che nessuno è perfetto ma noi, da Fratelli a Fratelli, non siamo certo così rigidi da pensare "io avrei certo fatto meglio"! Vero?

Certo no.

 Alcuni, forse i più portati verso l'organizzazione, possono anche pensare che sarebbero certo più bravi di altri nella gestione del futuro di quest’Ordine. 

Altri potrebbero essere tentati di disquisire circa la  impreparazione sui protocolli diplomatici o la attribuzione di gradi e valori "non conformi" a cui  fanno riferimento tutti gli Ordini del Mondo. Vogliamo ricordare che l'O.S.M.T.J. ha una Sua Storia ed i Suoi Rituali; si potrà certo, e lo faremo, parlare e migliorare ma non verrà accettato alcun "dictat" da qualunque parte giunga, sia chiaro sin d'ora.

A proposito di disquisizioni, devo tornare su un vecchio argomento, le considerazioni poco edificanti circa il carattere del Cancelliere o circa la questione della selezione accurata dei Postulanti, lasciano il tempo che trovano in quanto nessuno, ripeto nessuno, ha il diritto di criticare la Cancelleria o chi seleziona i Postulanti; sappiamo bene che non tutti approvano la presenza di Donne nel Magistero e nell'Ordine stesso con pari Dignità dei signori Cavalieri Uomini, però così è stato deciso e così è. Se si facesse tesoro di quanto la Cancelleria dice e si cercasse di fare anche una piccola parte di quanto la Cancelleria fa, quest'Ordine sarebbe davvero ciò che forse qualcuno auspicherebbe debba essere. Ma non è questo il momento, siamo ancora in fase di costruzione.

 Per tutto questo può succedere che alcuni possano giudicare l’Ordine impreparato a questi nuovi e veloci eventi ed erroneamente darne la colpa a coloro che operano fattivamente e che sono, proprio per questa ragione, i più esposti a critiche. Critiche che non hanno alcuna ragione d'essere perchè vedremmo la pagliuzza nell'occhio del vicino ma non la trave che sta nel nostro!

 Nosce te Ipsum ma conosci anche l'Ordine ed i Fratelli prima di giudicare, ne vale la pena.

 Chi non ha ancora messo in pratica questa "Regola" potrebbe fare, magari durante un pranzo conviviale, delle affermazioni tipo:

Occorre dare una svolta decisiva”;

L’Ordine forse non si rende conto che presto saremo proiettati in un mondo che esalterà i nostri problemi”;

Ma cosa sta facendo il Reggente o il Magistero?”;

 Questo è intollerabile e non sarà tollerato.

 In ogni tempo passato, remoto o presente, si è giunti al punto di creare subdolamente una corrente tesa a stimolare dissenso con il fine di: 

-         Screditare chi Lavora per l'Ordine a tal punto da far autonomamente “appendere la spada al chiodo” e quindi autoeliminarsi;

-         Sostituirsi alla Reggenza anche attraverso  “operazioni” confezionate ad arte;

-         Eliminare la parte dell’Ordine di sicura Fede Templare;

-         Riorganizzare l’Ordine ad immagine di altri ordini ma con finalità più politiche ed economiche; 

-         Cercare di prevalere su altri Fratelli non per maggior gloria dell'Ordine ma per la propria;

-         Chiedere lumi sul proprio "ruolo" e criticare aspramente l’Ordine per non essere stati i "prescelti" per chissà quali ruoli;

-       Attaccare il Cancelliere, come è sempre accaduto, attraverso attacchi anche pesanti;

-         Giocare sull’inesperienza e l’umana critica dei Fratelli Commendatori;

-         Coinvolgere o adulare Ufficiali e Grandi Ufficiali.

 Era doveroso presentare questo aspetto "umano" dell'Ordine perchè non è certo nascondendo i problemi che questi si risolvono.

E non è certo ignorandoli che si evitano le antiche divisioni o peggio.

 L'Ordine vive ed è grande, noi tutti lo abbiamo fatto grande, non permetteremo ad alcuno di ledere la Dignità e la Bellezza di questo Ordine, del nostro Ordine.

Un Caro saluto ed un Triplice Fraterno Abbraccio a tutti Voi, amatissimi  Fratelli.

La luce di Nostro Signore nella Sua Santa Pasqua di Resurrezione Illumini le Menti ed aiuti sempre l'Ordine O.S.M.T.J.-

LtGM Fr. G.C. Alberto Zampolli Reggente dell'Ordine Internazionale 

 
 

 

Terre d’Italia 01 Gennaio 2008 a.D. - 890 a.O.

Allocuzione per il Nuovo Anno - 890° a.O.

Carissimi Fratelli e Sorelle,

il Cammino dell'Ordine e dei Fratelli tutti ha compiuto un nuovo passo. Passo importante come tutti quelli degli anni passati e meno importante dei prossimi, certamente.

Insieme siamo riusciti a portare la nostra presenza ovunque e comunque. Molti  hanno saputo seguire il rapido evolversi degli avvenimenti, altri hanno preferito cedere il passo e sono andati per la loro strada. Normale, si usa dire, ma non per me e non per l'Ordine.

Ogni Fratello Disperso o Espulso è una spina che si aggiunge alle molte già presenti fin da tempi remoti.

Ciò che colpisce è il fatto che la maggior parte di questi Fratelli non ha saputo cogliere l'importanza degli incarichi a loro affidati e malgrado abbiano più volte potuto ascoltare la filosofia dell'Ordine, in ogni Cerimonia viene ripetuto che "Quando avrai sonno ti potrà essere detto di vegliare, quando vorrai andare ad Occidente ti verrà detto di andare ad Oriente, etc.", si sono lasciati andare di fronte alla prima difficoltà, solitamente di natura personale e di stolido orgoglio. Peccato Fratelli, peccato e dolore. La Ragione e l'Amore hanno ceduto le armi di fronte all'Orgoglio e alla Diffamazione.

L'Anno testé trascorso ha visto una maggiore attenzione nelle accettazioni di nuovi Fratelli ed ha visto la presentazione di Ottobre in Vaticano con il riconoscimento della mancanza di qualunque eresia da parte dei nostri Antichi Fratelli. Ha visto gli incontri Internazionali con gruppi scissionisti, ha visto la nomina del Cancelliere Internazionale, la partecipazione ad eventi e accadimenti davvero importanti e che daranno, fin dall'inizio di questo nuovo Anno 890, frutti importantissimi ed eclatanti. Gennaio, Febbraio e Marzo saranno basilari per l'Ordine O.S.M.T.J. e per il C.I.V.A.C.-

Tutti i Fratelli sono invitati a partecipare attivamente alle Cerimonie ed ai Capitoli delle proprie Commende che sono il sangue vitale dell'Ordine. Non partecipando non si vive l'Ordine né lo si gode. Il traguardo di tutti è il portare l'Ordine al grado 3 dove sarà possibile lavorare con il vero Esoterismo Templare Cristiano e dove l'Amore Fraterno potrà davvero essere estrinsecato a tutti i livelli.

L'Amore Fraterno! Solo l'Amore Fraterno muove e fa vivere l'Ordine!

Se non amiamo i Fratelli e la loro compagnia, è giusto e doveroso "cedere il passo". Ricordiamoci sempre che "Se cadrai e ti fermerai io ti starò accanto, combatterò e morirò per te ed in tua difesa. Ma se tu non vorrai la mia compagnia, io ti lascerò perchè non voglio dover morire accanto ad uno come te!". Doloroso ma dovuto e vero.

Ricordiamo anche sempre la Regola: Se un Fratello sbaglia, riprendilo amabilmente e da soli. Se, ripreso, non comprende, fatti aiutare da un altro Fratello, ma se proprio non accetta, allora e solo allora porta in Consiglio la questione."

Accettiamo di ascoltare con garbo e serenità ciò che ci viene detto dai Fratelli, amiamo il Fratello che vuole aiutarci a comprendere, amiamo tutto ciò che viene di nuovo e che può essere Luminoso ed Illuminante, amiamo ascoltare i Fratelli Cappellani ed il Prelatus Ordinis durante le loro Omelie e durante i Ritiri Spirituali, amiamo gli appunti che ci vengono da chi è preposto a ciò, amiamo la mano tesa del Fratello, amiamo chi si impegna in ricerche e studi che danno lustro e sapienza a noi tutti, amiamoci fraternamente e fidiamoci sempre del Fratello e del Padrino che ci ha accompagnato nella nostra semplice vita nell'Ordine.

Amore Fraterno, semplicemente questo.

Lavoriamo per essere uniti ed indivisibili, lavoriamo su noi stessi per questo, portiamo questo tema nei Capitoli per l'Anno 890: Lavorare insieme con tanto Amore.

Un Caro saluto ed un Triplice Fraterno Abbraccio a tutti Voi, amatissimi  Fratelli.

La luce di Nostro Signore possa Illuminare le Menti ed aiutare l'Ordine O.S.M.T.J.-

LtGM Fr. G.C. Alberto Zampolli Reggente dell'Ordine Internazionale 

 

 

Terre d’Italia 01 Gennaio 2007 a.D. - 889 a.O.

Allocuzione per il Nuovo Anno - 889° a.O.

Amatissimi Fratelli e Sorelle,

un nuovo Anno si apre su questo nostro Mondo e, come sempre, nuove speranze e nuove illusioni ci portano a proferire promesse e buone intenzioni, a parlare di Amore Fraterno, di Tolleranza e di Passione, di Generosità, di Accoglienza e di quant'altro riusciamo a trovare e raccogliere di bello e di credibile nella mente per darci un'aura di perbenismo e di moralità perfetta o, perlomeno, accettabile. Televisivamente o mediaticamente accettabile.

Certo è bello poter parlare di Amore e di tutto il resto ma perchè non parlare apertamente e seriamente anche dei pochi, veri problemi che sono sotto gli occhi di tutti ma di cui nessuno parla e che vengono ignorati vuoi per "evitare problemi", vuoi per ignoranza, vuoi per quieto vivere?

Quest'anno, 889° anno Ordinis, il tema principale per le Commende sarà "L'Amore Fraterno".

L'Amore Fraterno dei Fratelli per i Fratelli dell'Ordine. Certo.

Ma perchè non parlare e non approfondire anche l'Amore Fraterno per i Fratelli Cristiani di tutto il Mondo, di quelli Occidentali e di quelli Orientali, anche di quelli perseguitati, uccisi, martirizzati o sbeffeggiati, semplicemente ignorati o ghettizzati, di quelli che spendono una intera esistenza in Missioni o in terre inospitali ed aggressive.

Parliamo anche di loro e di quanto sarà mai possibile fare per "loro", per il nostro più vicino "Prossimo". Un Prossimo in cui ci riconosciamo. Un Prossimo che è della nostra stessa Radice e del nostro stesso Sangue, della nostra stessa Religione, della nostra stessa Famiglia.

Quella Famiglia che si è voluto, da qualche anno, distruggere in ogni modo e con ogni dileggio possibile.

Distruggere la Famiglia è distruggere il fondamento stesso dell'Occidente e dell'Oriente Cristiano. Bene si sono mossi quanti hanno capito che questo era il nostro punto debole, qui hanno attaccato e qui hanno vinto.

Sì, hanno vinto perché distruggendo quel piccolo piccolissimo nucleo che sta alla base del vivere civile, hanno aperto una breccia disastrosa da cui stanno dilagando orde irresistibili di veri nuovi invasori. In alcuni casi, di veri barbari, in altri di veri conquistadores.

E noi, l'Occidente e l'Oriente Cristiano e Buono accettiamo e subiamo ogni angheria ed ogni sopraffazione senza neppure pensare a cosa ci riserverà il futuro. Ma non il futuro che, magari, non riusciremo a vedere né noi né i nostri figli! No! Il futuro più prossimo che possiamo immaginare.

Non è possibile nascondere la testa e lasciare il corpo in bella mostra, è la peggior situazione che si possa immaginare, eppure noi tutti l'abbiamo fatta nostra e non ci importa cosa sarà di noi fra poco tempo, molto poco.

Qualcuno, prima o poi, sarà costretto a fare due piccoli conti, infatti non servono le guerre di Religione o Editti, Proclami, Leggi, Permessi o altro, basta una piccola attesa e la nostra cara ed amata Civiltà sparirà per forza di cose, così come una piccola nuvola spazzata dal vento dell'ipocrisia e della rassegnazione.

L'Occidente e l'Oriente Cristiani saranno fra brevissimo in netta e reale inferiorità numerica proprio perché ci è stato inculcato che la Famiglia è assurda, troppo numerosa e dispendiosa, irrealizzabile ed utopistica, inutile e dannosa per gli "altri", meglio, molto meglio, lasciare che gli "altri" mettano al mondo figli al posto nostro. Magari, come stiamo facendo proprio in questi tempi, mantenendoli noi stessi insieme ai loro genitori.

Facciamolo pure, magari poi nascondiamo la testa lasciando il corpo in vista; potremo trovarci con la testa già sepolta ed il resto reciso di netto, ma che importa?

La nostra "morale" televisiva e mediatica sarà sicuramente salva.

Un Caro saluto ed un Triplice Fraterno Abbraccio a tutti i Fratelli.

Che la luce di Nostro Signore possa Illuminare le nostre Menti e di chi ha potere e voglia di fare.

LtGM Fr. G.C. Alberto Zampolli

 

 

 
Per il nuovo a.O. 888-2006 a.D.

Terre d’Italia 01 Gennaio 2006 a.D. - 888 a.O.

Allocuzione per il Nuovo Anno - 888° a.O.

Si parla ancora sempre molto, sui media, dei Poveri Compagni di Cristo del Tempio di Salomone, noti anche come poveri Cavalieri di Cristo o, ai più, come i Cavalieri Templari.

Ancor più, alcuni, parlano, solitamente senza alcuna conoscenza o sapere, della Discendenza, della Validità, dei Vecchi o dei Nuovi Templari, di Templarismo e di Templarità.

X

 Già lo scorso anno 887-2005 abbiamo avuto modo di esporre alcune teorie ed alcune verità imprescindibili, ad esempio il discorso sulla richiesta o meno di revisione del processo ai Templari o le varie diatribe sul fatto se vorremmo o meno avere dei Riconoscimenti o altro ancora.. Repetita Juvant: L'Ordine O.S.M.T.J. ed i suoi Chevaliers de l'Ordre, non chiedono alcun riconoscimento o altro in quanto NON serve e lo ribadiamo con forza, solo la Chiesa, di Sua spontanea volontà, può farlo , se lo vuole!

 L'O.S.M.T.J. ha una sicura discendenza di alcune centinaia d'anni dall'Ordine del Tempio ricostituito, nessuno lo può negare e nessuno può dimostrare la stessa cosa e questo è il primo Fatto.

L'O.S.M.T.J. non ha alcuna pretesa, nè lo vuole, di dimostrare la sua discendenza diretta dai Poveri Cavalieri di Cristo fondati nel 1103, 1118. Nessuno è ufficialmente in grado di farlo.

L'O.S.M.T.J. ha, recentemente, dimostrato il Suo Valore e le Sue capacità.

L'O.S.M.T.J. ha già rivisto la Regola con il proprio Consiglio Magistrale e Pastorale; con l'aiuto di Ecclesiastici, la sta facendo propria in modo da sottoporla a chi di dovere.

Questo, per il Mondo Profano, è Neotemplarismo?

Così sia.

Non ci interessa come il Profano o altri gruppi nati recentemente, dal 1945 in poi, vuole indicarci.

Il nostro Referente è e sarà sempre il Santo Padre, l'Unico che ha potere decisionale sull'Ordine in quanto si richiama sicuramente e decisamente all'Ordine Primitivo ed Originale. L'Ordine è comunque sempre, grazie alla Sua dualità, molto vicino ai Fratelli della Chiesa Orientale.

L'O.S.M.T.J. trae le Sue origine NON da documentazione controversa o inutilizzabile ma dalla Trasmissione della Parola, del Potere e della Spiritualità nella Fratellanza in Cristo.

Questa Spiritualità è, per i Fratelli, ciò che dà concretezza e sicurezza ma NON è la Spiritualità che ci fa sentire o essere "Cavalieri", no, gli Chevaliers de l'Ordre non hanno neppure bisogno di Titoli da usare al di fuori dell'Ordine, no, essi lo sono semplicemente nella loro vita quotidiana, nel loro agire e nel loro essere e come tali sono riconosciuti dai Profani e dai Fratelli.

Infatti essi portano la loro Templarità nel Mondo Profano, giammai portano la Vita Profana nell'Ordine e questo è essere, oggi, Chevaliers de l'Ordre.

Lasciamo pure che i Soloni della Storia Medievale (non Templare, badate bene) si perdano nelle loro irrinunciabili diatribe di lana caprina per dimostrare che l'Ordine NON può essere ancora in vita. Lasciamo che nei loro personali racconti inseriscano sempre la parola "forse" o "pare"; vivono di questo e, con loro, i vari neonati gruppi sedicenti templari O.S.M.T.J., usciti, come sempre è giusto ricordare, dal nostro Ceppo Originale O.S.M.T.J. che ha rivisto la luce nel lontano 1705, poi nel 1804 con i primi gruppi in odore di Massoneria e con il ripudio della Massoneria stessa, nel 1936 con Covias, nel 1976 in Svizzera ed, infine, nel 2002 in Italia con la nomina, nel 2004, del Luogotenente Gran Maestro attuale Reggente dell'Ordine O.S.M.T.J. da sempre aderente all'Organisation Mondiale des Templiers.

Giova ancora ricordare che l'Associazione O.S.M.T.J. è di ispirazione Cristiana Cattolica ed i suoi obiettivi sono di natura Ecumenica, per questa Sua ottica, si pone, quindi, come vero ed unico Interlocutore fra Occidente ed Oriente come, da sempre, nella Sua natura.

Che il Nuovo Anno sia per noi tutti un vero Anno di Luce e di Conforto e che Nostro Signore possa dare agli abitanti pro-tempore di questo Globo quella Pace e Serenità di cui sentiamo un'assoluta necessità.

LtGM fr. Alberto Zampolli

 
Un pensiero Fraterno... (02 Novembre 2006)

 

martedì 14 novembre 2006 15.34

Pensiero

  Qualche volta, nella Vita come nell'Ordine, serve poter dire e fare delle cose che fino a pochi giorni, o attimi, prima non erano neppure nell'anticamera del cervello.

  Oggi ho un desiderio e lo voglio appagare. Lo voglio appagare non per mio personale interesse o per altro, ma solo per poter, un giorno, essere consapevole che quanto ho fatto e detto sia davvero servito per il Bene della Famiglia Templare.

  Nella mia vita ho avuto, e ne sono consapevole, momenti di estrema delusione, paura, incredulità,  momenti di rischio estremo e di pauroso disagio, Ho avuto avventure tante da bastare per due vite, rischi che ora mi sembrano improponibili, viaggi il cui termine poteva anche essere l'ultimo, ma di una cosa sola sono matematicamente certo: non rimpiango né rinnego nulla!

  In un certo momento ed istante del mio percorso, ho conosciuto delle Persone a cui, oggi, debbo dei ringraziamenti; Persone che oggi non ho più la fortuna di poter rivedere, altre che sono talmente lontane da non avere più notizie, altre che ancora vedo ed, infine, altre con cui collaboro ancora e di cui posso godere la vicinanza, la pazienza, l'esperienza e l'Amicizia, in una Parola: La Fratellanza.

  Non parlo della Famiglia, che resta sempre al primo posto, non parlo degli Amici che ancora vedo dopo anni, non parlo di colleghi o ex colleghi di Lavoro ma parlo dell'Ordine e di chi è ancora a me vicino malgrado gli anni, le delusioni e gli oneri. Tutto sicuramente in eccedenza rispetto alle Soddisfazioni, almeno di quelle Soddisfazioni di cui alcuni si beano.

  Parlo di Fratelli come Piero Martini, da oltre 20 anni Amico e Fratello, parlo di Floriana Torelli che da oltre 20 anni mi aiuta prima nel Lavoro e poi anche nell'Ordine.

  Di Piero non è qui il caso di parlare in quanto tutti i Fratelli lo chiamano tale come lo ritengono tale ed a ragione, sicuramente. Uomo di una dolcezza e rettitudine veramente uniche.

  Qui, ora, voglio parlare della Sorella Floriana, colei che tutti, o quasi, ritengono una Persona ed una Sorella estremamente importante per l'Ordine, per il Magistero e per i rapporti fra noi tutti.

  Mi rivolgo a te, carissima Sorella nella Fede, che hai davvero donato la tua Vita agli altri, ai fratelli tutti ed alla mia persona in particolare. Mi sei stata indispensabile Collaboratrice nel Lavoro, mi sei stata d'aiuto e d'appoggio in momenti di difficoltà estrema, il tuo saper essere presente sempre ed in ogni situazione ha fatto di te il Personaggio che tutti ammiriamo ed amiamo.

  Ti ho vista piangere e ti ho vista esultare, ti ho vista irata e ti ho vista dolcissima, ti ho vista esasperata e, raramente rilassata, ti ho vista lavorare anche la notte e non credo di averti mai vista riposare.

  Per tutto questo ti dico GRAZIE Floriana, sicuramente grazie a te ed al tuo Lavoro siamo giunti dove siamo ora. Ma non sono sicuramente il solo a dirti questo, i Fratelli tutti, se Fratelli sono, lo devono soprattutto a te ed in ogni momento ti viene dimostrato da tutti noi.

  Forse non da tutti, vero anche questo, ma, guarda caso, i pochissimi, sottolineo pochissimi, che non erano in sintonia con gli altri, con tutti noi, erano proprio gli individui che erano in procinto o avevano già avuto modo di dimostrare, in diverse occasioni, la loro slealtà ed il loro non sentirsi parte dell'Ordine.

  I loro argomenti iniziavano sempre con un classico: è una donna! Già. Vero, è una Donna e loro degli omuncoli! Infatti solo gli omuncoli non reggono una Donna che abbia un Incarico, i nostri sono solo degli Incarichi, ricordiamocelo, anche solo leggermente superiore al loro!

  Altro argomento edificante, "Io ho tre Lauree, non accetto questo o quello!" senza mai pensare che sono entrati in un Ordine ed in una Associazione che valuta gli Incarichi in base al Valore di ognuno e che siamo "Inter Pares", "Onorano non colui che ha più titoli...", e che il nostro Rituale prevede alcuni passaggi chiarificatori, estremamente chiarificatori, su questo punto. A loro io dico: studiate il Rituale, i Regolamenti , gli Statuti, le Antiche Regole ed, infine, leggetevi dentro!

  A costoro io dico "Nosce Te Ipsum". Alcuni di questi fratelli, o ex fratelli, sono giunti a noi dopo aver vissuto l'esperienza di ambienti iniziatici. Ebbene? Non han trovato di meglio che rinnegare le, poche, cose buone e giuste di un certo ambiente. Dov'è la sapienza, la coerenza, l'amore, la fede, l'intelligenza, la probità, la morale, la conoscenza? Non lo sanno neppure loro.

  Ti dico GRAZIE Sorella Floriana a nome di tutti Noi ed a nome dell'Ordine che ho avuto il privilegio di poter condurre in questo brano di Vita che ci accumuna e che ci rende indubbiamente Fratelli.

Fr. Alberto

 

 
Per il nuovo a.O. 887-2005 a.D.

Terre d’Italia 01 Gennaio 2005 a.D. - 887 a.O.

Allocuzione per il Nuovo Anno - 887° a.O.

 

In questi giorni, ma potremmo tranquillamente parlare di questi anni, si parla molto, sui media, dei Poveri Compagni di Cristo del Tempio di Salomone, noti ai piu' come i Cavalieri Templari.

X

  Questo gran parlare e questo proliferare continuo di immagini del Tempio che troviamo costantemente sugli schermi televisivi, cinematografici, sui quotidiani e nelle librerie rispecchia, di norma, sempre lo stesso schema e lo stesso stile da sempre sfruttato da chi nulla, o quasi, conosce ma che vorrebbe tanto capire.

   Noi che viviamo nel Tempio, anche quando materialmente non indossiamo il Mantello, sappiamo cosa significhi essere un "Chevalier de l'Ordre", lo studiamo in Capitolo; sappiamo che non si tratta di Titoli che ci vengono dati, magari a pagamento, sappiamo che non lo facciamo per avere una "patacca" o un "nastrino" appeso ad un bavero o al petto, sappiamo che non significa Beneficenza a tutti i costi, sappiamo anche che non significa cercare un riconoscimento qualunque e comunque sia ed a tutti i costi, magari da organismi internazionali, anche finti.

   No, nessuno di noi ha chiesto di essere ammesso fra i Fratelli, con tali fini e questo è molto chiaro a tutti noi.

   Sì, a tutti noi, ma una caterva di Signori che si professano Templari, ormai da molti anni, chiede che venga rifatto il Processo ai Templari, che i Templari siano riabilitati, che il Santo Padre chieda perdono anche ai Templari, che i Templari vengano riaccolti nell'abbraccio Vaticano, etc. e tutto questo viene ripreso dai media e dalla letteratura in genere. Viene anche dato ampio risalto ad una notizia di pochi giorni orsono ma che si trova sul nostro sito da almeno 5 anni, il ritrovamento, negli Archivi Segreti Vaticani, della famosa Assoluzione da parte di Clemente V che sarebbe la base per la riabilitazione storica dell'Ordine.

  I Cavalieri del Tempio, i Poveri Cavalieri di Cristo, i Templari non chiedono tutto questo, neanche ne sono interessati, infatti non ne hanno semplicemente bisogno.

  Il Vaticano e la Persona del Santo Padre sono sempre stati, lo sono e sempre lo saranno, l'unico punto di riferimento e l'unica Autorità non secolare da noi riconosciuta. Siamo stati arsi vivi per questo, vogliamo ora sconfessarlo e tradire così i nostri antichi Fratelli? Nessuno di noi lo vuole.

  Perchè non ci interessano i vari riconoscimenti, perdoni ed altro? Per la semplice ragione che se Dio ed il Vaticano, nella Persona del Suo Emissario in terra, Clemente V, hanno così agito, lo hanno fatto nei soli confronti della Persona non del Mantello e questo, solo questo, può essere da noi accettato.

  Eravamo una Militia Christi agli Ordini Personali del Santo Padre? Lo siamo ancora oggi e sempre lo saremo. Se il Santo Padre vorrà ancora esserlo, per il nostro Ordine, in quel momento noi saremo lì oggi, domani e sempre, come allora. Il nostro Mantello è vivo come la Parola.

  Non serve alcun Perdono. Non è richiesto né necessario. La nostra è semplice Accettazione dovuta.

X

  In questa occasione del nuovo anno vogliamo dare anche una notizia che non è di comune dominio.

  Nel 1318, quattro anni dopo i Roghi sulla Senna, oltre 3000 Chevaliers du Temple si riunirono nell'Italia del nord. Due fazioni si stagliarono: quelli che volevano vendicare l'Ordine, ne avevano sicuramente la forza, e quelli che volevano perpetuare i segreti della cavalleria. Fu la seconda che decise dell'avvenire..

X

Non nobis Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam.